Sondaggi politici elettorali: cosa pensano gli italiani della guerra Israele-Iran, del nucleare, delle azioni di Trump

L'indagine SWG
Le responsabilità degli attori in campo, la paura della bomba atomica, la possibilità di un regime change. E gli orientamenti di voto dei partiti italiani

Appare già molto fragile il cessate il fuoco proclamato nella notte italiana dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump tra Israele e Iran. Lo stesso presidente degli Stati Uniti ha riconosciuto violazioni sia da parte di Tel Aviv che da parte di Teheran. Sembra insomma ancora molto presto per parlare di una tregua o di una possibile fine della nuova fase del conflitto in Medio Oriente. Quello che emerge dall’ultimo sondaggio SWG per il TgLa7 di Enrico Mentana è che gli italiani ritengono che Israele abbia sbagliato ad attaccare l’Iran anche se vedono l’Iran come una minaccia per Israele.
La maggioranza relativa degli intervistati, il 44%, ritiene che Israele abbia sbagliato ad attaccare l’Iran. A fare la differenza in questo quesito sono gli elettori di centrosinistra mentre quelli di centrodestra popolano più massicciamente il 37% di chi invece sostiene che Tel Aviv abbia fatto bene a colpire. È “molto preoccupato” dalla possibilità che l’Iran possa avere la bomba atomica il 42% degli intervistati, il 32% si dice abbastanza preoccupato. Per il 67% degli intervistati l’Iran è una minaccia per Israele, per il 38% di questi Teheran è in parte preoccupato, perché “l’Iran non potrebbe distruggere Israele ma non consentirebbe agli israeliani di vivere mai in pace”.
L’attacco di Israele all’Iran – dati SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/301Se8yMyx
— SWG (@swg_research) June 23, 2025
Più frammentato il quadro delle opinioni sulla possibilità di una deposizione del regime degli Ayatollah. Al 60% chi ritiene che sarebbe una grande opportunità per il popolo iraniano di acquisire maggiori libertà, al 54% chi sostiene che si aprirebbe un importante spiraglio di pace nel Medio Oriente, al 53% chi pensa che il mondo sarebbe più sicuro. Non manca chi prevede l’aumento di rischi di attentati terroristici e chi ritiene che la caduta della Repubblica sarebbe profondamente ingiusta. Per il 40% degli intervistati le maggiori responsabilità del conflitto sono di Israele, 40%, seguito da Stati Uniti, 34, e Iran, 33.
Gli orientamenti di voto ai tempi della guerra Israele-IranPer quanto riguarda gli orientamenti di voto, il panorama dei partiti in Italia resta grossomodo invariato. Fratelli d’Italia, il partito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, guadagna lo 0,2% e sale al 30,6%. È imprendibile per tutto il resto dei partiti, a partire dal Partito Democratico della segretaria Elly Schlein che scivola dello 0,3% fino al 23%. Altri dieci punti intercorrono fino al partito successivo, quel Movimento 5 Stelle dell’ex premier e “avvocato del popolo” al 12,4%.
Sembra spuntarla questa settimana la Lega nel derby intestino al centrodestra con Forza Italia rinfocolate dalle divergenze su terzo mandato, pace fiscale e cittadinanza. Il Carroccio è all’8,2%, gli Azzurri all’8,1%. A seguire l’Alleanza Verdi e Sinistra che scivola al 6,5%. Stessa variazione ma di segno per i partiti dell’ex Terzo Polo: positivo per Azione al 3,6%, negativo per Italia Viva al 2,1%. Stabile +Europa all’1,5%, stabile anche Noi Moderati all’1%. Raccoglie il 3% la voce generica “altre liste”, in crescita dell’1% fino al 33% la percentuale di chi “non si esprime”, a conferma degli altissimi tassi di astensione a ogni appuntamento elettorale.
Intenzioni di voto SWG per @TgLa7 pic.twitter.com/lopGT5E5ef
— SWG (@swg_research) June 23, 2025
l'Unità