Enpam: innovazione e sostenibilità per garantire le pensioni dei medici

L’assemblea nazionale dell’Enpam, l’ente previdenziale dei medici ed odontoiatri, ha rieletto, con l’ampio consenso degli aventi diritto al voto ( 178 voti su 186 votanti), Alberto Oliveti alla sua presidenza. Oliveti riveste per la terza volta questa importante carica che manterrà per i prossimi quattro anni (2025/29). Il neo presidente ha indicato nel suo articolato programma le condizioni dell’attuale status della categoria e le prospettiva che si impone di realizzare nel prossimo futuro.
In un quadro internazionale incerto, viene sottolineato, stanno diventando marginali questioni che invece dovrebbero essere prioritarie, come le transizioni ecologiche ed energetiche, le proiezioni demografiche allarmanti, l’impatto dell’intelligenza artificiale generale, le dispute commerciali e le previsioni di rallentamento della crescita mondiale. Tutto questo fa inevitabilmente da scenario alla questione previdenziale caratteristica della Fondazione Enpam. I flussi contributivi professionali, nonostante la crescente domanda di benessere e sanità, sono condizionati dal vantaggioso trattamento fiscale del capitale privato investito e dalla crescente disaffezione alla professione medica esercitata in Italia. Inoltre il cronico ritardo dei rinnovi contrattuali – gli ultimi accordi collettivi nazionali dei convenzionati, per esempio, sono fermi al 2021 – pesa molto non solo sulla massa contributiva e quindi sul saldo previdenziale, ma anche sulla possibilità dei medici di una corretta pianificazione del proprio futuro.
Nonostante le difficoltà di questi anni, la Fondazione ha completato la stagione delle riforme: dall’estensione del sussidio di neo-natalità ai padri all’allargamento delle coperture per non autosufficienza passando per l’introduzione dei prestiti d’onore per i più giovani. Più in generale il programma di consiliatura 2025-2029 si propone di definire il progetto di evoluzione prospettica della Fondazione Enpam alla luce degli effetti delle riforme degli scorsi anni ormai pienamente operative, con risultati che dal punto di vista patrimoniale, previdenziale e rappresentativo appaiono accettabilmente soddisfacenti.
Inoltre la Fondazione intende proporsi all’attenzione pubblica nella sua natura di corpo intermedio efficiente che si occupa delle istanze dei medici e del ruolo sociale della professione medica nel Paese. In questo esercizio di sussidiarietà orizzontale, la Fondazione dovrà avere il dovere di partire dalla deontologia per contribuire a far sì che l’agire medico, l’opera professionale in ogni suo atto, possa conciliare contemporaneamente l’interesse all’equità sociale, ai criteri di scientificità e al rispetto dell’autodeterminazione della persona. La visione strategica della Fondazione Enpam resta quella di un ente innovativo, sostenibile e proattivo, impegnato a garantire con la sua attività istituzionale una previdenza solida e un supporto continuo agli iscritti, contribuendo nel contempo a un sistema sanitario migliore per tutti.
L’obiettivo è di costruire un sistema di previdenza che non solo risponda alle necessità attuali, ma anticipi le esigenze future, creando un ambiente di lavoro più sicuro e sereno per tutti i professionisti della salute. La sostenibilità resta al centro della visione dell’ente con una maggior attenzione alla solvibilità rispetto al passato grazie alla completa attuazione della nuova politica degli investimenti, che prevede un portafoglio di copertura per garantire gli impegni e un portafoglio di performance per ottenere profitti coerenti con la nostra natura previdenziale di tutela del capitale.
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