Dall'editing genetico la prima terapia permanente per perdere peso

Consente al corpo di produrre autonomamente la sua stessa medicina, la prima terapia permanente per perdere peso che elimina la necessità di sottoporsi regolarmente alle iniezioni: è stata sperimentata con successo sui topi e si basa su un innovativo approccio all'editing genetico che invece di correggere una mutazione dannosa introduce nel Dna un nuovo gene che codifica per una proteina. I risultati sono pubblicati sulla rivista Communications Medicine da un gruppo di ricerca dell'Università di Osaka.
I ricercatori coordinati da Keiichiro Suzuki hanno modificato geneticamente topi obesi e affetti da pre-diabete introducendo un gene in grado di produrre l'exenatide: un farmaco utilizzato per la terapia del diabete di tipo 2 che stimola il pancreas a produrre insulina e aiuta quindi a tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue. Grazie alla sua azione questo farmaco, che deve essere iniettato, può aiutare anche a perdere peso.
"I risultati sono stati davvero entusiasmanti - afferma Suzuki - Abbiamo scoperto che i topi con genoma modificato producevano alti livelli di exenatide rilevabili nel sangue per diversi mesi dopo l'introduzione del gene". Gli animali così trattati oltre a perdere peso hanno mostrato anche meno appetito, un metabolismo del glucosio più efficiente e una maggiore sensibilità all'insulina. Questo approccio potrebbe diventare una valida alternativa all'editing genetico classico soprattutto per quanto riguarda tutti quei disturbi che non sono causati da una singola mutazione ma da un insieme di fattori diversi come l'obesità, il diabete e le malattie cardiache.
ansa