Dentro l’orchestra con la realtà virtuale

Vi siete mai chiesti come sarebbe seguire un concerto dal punto di vista di un violinista in orchestra? O da quello di chi suona i timpani, il violoncello, il flauto o il corno. E da quello del direttore? La fruizione e l’ascolto della musica cambiano, e non di poco. L’esperienza si può fare “live” grazie alla bella iniziativa “Dentro l’Orchestra” dell’Orchestra Milano Classica, che mette in scena qualche concerto in cui il pubblico può sedere fisicamente accanto ai maestri d’orchestra, oppure, più semplicemente, con SOAVE – Stage Orchestra Audio Video Experience, un’esperienza immersiva in realtà virtuale che consente di vivere un concerto sinfonico direttamente dall’interno dell’orchestra, attraverso lo sguardo e l’ascolto dei suoi protagonisti. Soave, progetto finanziato dal Consorzio Meditech, è frutto della collaborazione tra ETT, azienda che si occupa di innovazione tecnologica e comunicazione digitale parte di Dedagroup, Fondazione Haydn di Trento e Bolzano ed E-Voluzione.
Grazie alla realizzazione di sette registrazioni audio-video in simultanea, il pubblico può sperimentare il concerto da prospettive differenti – dal podio del direttore d’orchestra alle sezioni degli archi e dei fiati, agli altri strumenti – immergendosi, grazie ai visori in Realtà Virtuale, in un ambiente sonoro e visivo totalmente avvolgente. Le riprese video a 360 gradi e l’audio che cambia in funzione della posizione scelta all’interno dell’orchestra, permettono di cogliere ogni dettaglio, sfumatura e vibrazione musicale, come se si fosse realmente parte dell’ensemble orchestrale.
Giovanni Verreschi, CEO di ETT ha dichiarato: “Soave unisce arte e tecnologia, sensibilità artistica e innovazione digitale, con l’obiettivo di rendere la musica sinfonica più accessibile e immersiva. Abbiamo lavorato sul progetto pensando a un pubblico eterogeneo e all’attività di conservatori, musei, teatri, centri di sperimentazione e scuole, parti attive dei cambiamenti in atto nel panorama culturale”.

Dotati di visore VR, gli utenti possono scegliere liberamente da quale postazione all’interno dell’orchestra vivere il concerto, percependo in tempo reale i cambiamenti acustici (la resa sonora è eccellente) e visivi generati dalla prospettiva di volta in volta esplorata. L’esperienza è possibile grazie a tecnologie avanzate sviluppate da ETT, tra cui un motore audio spaziale e contenuti multilingue, pensati per una fruizione versatile in contesti museali, educativi o in spazi comunque dedicati alla performance artistica. Quando l’utente cambia postazione, i visori VR aggiornano automaticamente la sorgente del suono e del video, facendo ripartire la musica dal punto in cui era stata interrotta.
Oltre che col visore VR, l’esperienza è fruibile anche in streaming sincrono e sul sito web dedicato.

È stato progettato anche un prototipo di allestimento immersivo fisico che consente al pubblico di spostarsi fisicamente in una sala da concerto attrezzata con multiproiezioni e casse direzionali. Il sistema è stato validato attraverso l’uso di un gemello digitale (digital twin), tecnica con la quale viene simulato in digitale l’allestimento fisico per testarne l’efficacia scenica e immersiva in tempi rapidi e a costi contenuti.
La Repubblica