Huawei Fit 4 Pro e Watch 5, la recensione: ideali per chi cerca design e benessere

Huawei prosegue il suo percorso nel segmento smartwatch puntando su un equilibrio tra design curato, ampia autonomia e funzionalità avanzate per sport e salute, ma con una politica di prezzo che resta competitiva rispetto ad altri brand.
Con i nuovi Fit 4, Fit 4 Pro e Watch 5, l’azienda cerca di coprire le esigenze di un pubblico ampio, dagli utenti attivi a chi cerca un dispositivo più raffinato per la quotidianità.
Abbiamo provato il Fit 4 Pro e il Watch 5 e ci siamo concentrati su tre aspetti principali: materiali e design, funzionalità sportive e di monitoraggio, e prestazioni generali, tenendo conto anche dell’integrazione con l’app Huawei Health, che gioca un ruolo sempre più centrale grazie all’uso dell’intelligenza artificiale per l’interpretazione dei dati biometrici.
Fit 4 e Fit 4 Pro: compatti, versatili, miglioratiLa nuova serie Fit si sdoppia con Fit 4 e Fit 4 Pro e rappresenta un’evoluzione significativa rispetto al Fit 3, il modello precedente che già ci aveva convinto per prestazioni e autonomia.
I nuovi orologi si distinguono per uno spessore ridotto (9,5 mm per Fit 4 e 9,3 mm per Fit 4 Pro), per un peso che non si sente minimamente (appena 30 grammi) e per l’uso di materiali più solidi e resistenti, tra cui vetro zaffiro e alluminio di grado aerospaziale nella versione Pro. Quest’ultima è contraddistinta anche da una corona rosso brillante che risalta agli occhi immediatamente e dona al dispositivo - a nostro avviso - una bella personalità.

Abbiamo osservato un miglioramento nella luminosità dello schermo, che arriva fino a 3.000 nit sul Fit 4 Pro (ottimi sotto il sole), mentre il Fit 4 si ferma a 2.000 nit.
Le cornici sono state ridotte, aumentando l’area effettiva di visualizzazione, e il pannello AMOLED risulta nitido e ben contrastato. I cinturini, disponibili in diverse texture e colori, sono resistenti all’acqua e facili da asciugare, adatti quindi anche per l’uso sportivo.

Huawei ha puntato molto sull’estetica, offrendo una gamma ampia di colori per adattarsi a diversi gusti.
I nuovi cinturini ci sono sembrati più resistenti e curati rispetto al passato. In più si sganciano dalla cassa (e poi si riagganciano) facilmente, con una semplice pressione.
Per notifiche e chiamate il Fit 4 è un buon alleatoI nuovi smartwatch non supportano eSIM o connettività LTE, quindi per utilizzare funzioni come chiamate, notifiche o dati mobili è necessario che siano collegati a uno smartphone.
Tuttavia, una volta connessi, svolgono un ottimo lavoro nella gestione delle notifiche: è possibile leggere i messaggi di app come WhatsApp direttamente sul display e rispondere utilizzando testi predefiniti o emoji.
Inoltre, entrambi i modelli permettono di rispondere o rifiutare le chiamate direttamente dal polso.
Quando si accetta una chiamata, la qualità dell’audio risulta più che adeguata per conversazioni brevi, anche se, come avviene su tutti gli smartwatch, parlare attraverso l’orologio incide maggiormente sul consumo della batteria.

Abbiamo notato che, rispetto alla generazione precedente, i nuovi Fit offrono un monitoraggio più completo. In particolare, l’aggiunta del barometro rappresenta un passo importante per gli sport outdoor: altitudine, pressione atmosferica e condizioni ambientali ora vengono registrate in tempo reale.
Un’altra novità significativa introdotta con la serie Fit 4 è il supporto alle mappe a colori, una funzione che amplia notevolmente le possibilità per chi pratica attività all’aperto. Rispetto alla generazione precedente – dove le mappe erano in bianco e nero e il tracciamento si limitava a una semplice freccia direzionale – abbiamo osservato un notevole salto in avanti.
Ora è possibile visualizzare mappe dettagliate e a colori, sia online che offline, semplicemente scaricando la mappa CM1 (Ranger) direttamente dal dispositivo. Durante i test, questa funzione si è rivelata utile soprattutto per le escursioni in bici, per cui una rappresentazione chiara e leggibile del percorso può fare la differenza.
Il passaggio a un’interfaccia cartografica più ricca e interattiva rappresenta un'evoluzione concreta dell’esperienza utente, soprattutto in combinazione con il sistema GPS Dual Band. Quest’ultimo è stato sviluppato internamente da Huawei – è presente anche nella serie GT5 – è stato integrato anche in Fit 4 e Pro, e durante i nostri test ha mostrato una buona precisione, anche in contesti difficili come aree urbane con edifici alti.
I nuovi Fit 4 e Fit 4 Pro offrono anche il supporto per attività acquatiche come il paddleboarding: a fine sessione, il dispositivo fornisce dati dettagliati su distanza, frequenza cardiaca, velocità e percorso – tutto sincronizzato con l’app Huawei Health.

La versione Pro è indirizzata a utenti più esperti o esigenti. Include modalità dedicate per golf, immersioni e corsa professionale, e semplifica la selezione delle attività offrendo preset pronti all’uso.
La Pro si distingue anche per materiali ancora più robusti - che però nel corso della nostra prova non sono stati totalmente esenti da piccole scalfitture dovute a urti - e per la presenza di funzioni come l’ECG, riservata a modelli più avanzati.
Sistema operativo e appEntrambi i modelli operano su HarmonyOS, il sistema operativo proprietario di Huawei, che, sebbene offra un'interfaccia fluida e funzionalità integrate, presenta restrizioni significative per quanto riguarda l'installazione e l'utilizzo di applicazioni di terze parti.
A differenza di altri smartwatch che utilizzano sistemi operativi come Wear OS, i dispositivi Huawei non supportano l'installazione di applicazioni Android standard.
Questo significa che molte app popolari non sono disponibili o funzionano con funzionalità ridotte.Inoltre l'integrazione con servizi esterni, come Google Fit o altre piattaforme di fitness, è spesso assente o richiede soluzioni alternative, e questo compromette la sincronizzazione dei dati e l'esperienza utente complessiva.

Nonostante le funzioni avanzate, l’autonomia resta uno dei punti di forza. Con un uso regolare, siamo arrivati a 10 giorni di autonomia, mentre con utilizzo intensivo (GPS attivo, sport quotidiano) si arriva comunque intorno ai 7 giorni. L’autonomia cambia sensibilmente se si sceglie di avere un display always-on, cosa che il Fit 4 e il Fot 4 Pro consentono di fare.
La ricarica wireless completa in circa 60 minuti si è dimostrata rapida e comoda.
Abbiamo apprezzato moltissimo il ritorno a un caricabatterie con base magnetica circolare, decisamente più pratico rispetto a quello del Fit 3, che richiedeva di posizionare il dispositivo in un verso preciso, spesso non immediato da individuare.
Con il Fit 4 Pro, invece, basta appoggiare lo smartwatch sulla base per avviare la ricarica, senza preoccuparsi dell’orientamento: un miglioramento semplice ma concreto nell’uso quotidiano.
Fit 4 e Fit 4 Pro: i prezziIl Watch FIT 4 Pro viene proposto a 239 euro, mentre il Watch FIT 4 può essere acquistato a 129 euro.
Huawei Watch 5, tecnologia e stile
Con il Watch 5, Huawei celebra i 10 anni della sua linea Watch e propone un dispositivo che cerca di coniugare design ispirato all’orologeria tradizionale e soluzioni tecnologiche inedite.
Disponibile in due dimensioni – 46 mm e 42 mm – Watch 5 adotta materiali premium: acciaio 904L per la versione più piccola, lo stesso usato da marchi come Rolex e Omega, e titanio per la più grande.
Abbiamo apprezzato l’effetto curva della cassa, che richiama il profilo di orologi meccanici classici, e la Huawei Crown, la corona digitale che permette un’interazione fluida e precisa.
Display e finituraIl nuovo schermo ha cornici ridotte a 2,2 mm, per un rapporto schermo/corpo superiore all’80%.
I 3.000 nit di luminosità assicurano un’ottima visibilità anche all’aperto. La lente sferica aggiunge un effetto visivo più morbido, senza alterare la leggibilità.

Una delle novità più interessanti è X-Tap, una zona sensibile posizionata sul fianco, che sfrutta una combinazione di sensori (tattile, ECG, PPG, pressione). L’obiettivo è migliorare la precisione del rilevamento biometrico, sfruttando l’indice invece del polso. Questo sistema si rivela utile in situazioni dove la pelle del polso – sudore, peli, tatuaggi – potrebbe interferire con la lettura.
Abbiamo provato il primo monitor SpO2 da dito in tempo reale: bastano 10 secondi per avere saturazione, battito cardiaco e altri parametri. E abbiamo trovato utile il sistema Health Glance, che in meno di un minuto fornisce un report completo con 10 parametri vitali, esportabile in PDF e condivisibile con specialisti.
Dati significativi, non solo numeriHuawei Health integra un sistema di analisi dati basato su IA, che trasforma i numeri in consigli: ad esempio, rilevando un calo delle sessioni attive o un aumento dello stress, suggerisce sessioni di yoga o recupero. Questo approccio ci è sembrato utile, soprattutto per chi non ha il tempo o la competenza per interpretare i dati da solo.

Watch 5 introduce anche nuovi gesti intelligenti, come il doppio tap e lo slide, utili per gestire chiamate, sveglie e notifiche. Abbiamo trovato pratico poter navigare nei menu o rispondere con una semplice combinazione di tocchi e scorrimenti.
Sul fronte connettività, la presenza della eSIM attiva e del Wi-Fi 6 offre buone prestazioni anche in assenza dello smartphone.
La modalità risparmio energetico intelligente ci ha consentito di passare da prestazioni complete a consumi ridotti in 3 secondi: si passa così da circa 3 giorni di autonomia standard (42 mm) a 7 giorni, e fino a 11 giorni per la versione 46 mm.

Il Watch 5 viene venduto a 399 euro per le versioni 42 e 46 mm con cinturino in fluoroelastomero. Costa 499 euro, invece, il modello con cinturino in composito e bisogna spendere 599 euro per ottenere la variante più pregiata con cinturino in titanio.
ConclusioniHuawei con Fit 4, Fit 4 Pro e Watch 5 conferma la sua direzione: offrire smartwatch curati nel design, dotati di buoni sensori e con un forte orientamento verso il benessere e l’attività fisica.
L’integrazione con l’app Huawei Health è uno dei punti di forza: l’analisi dei dati è chiara, ben organizzata e arricchita dall’intelligenza artificiale, che propone suggerimenti sensati e contestualizzati.
Tuttavia, non mancano alcune criticità. L’ecosistema di app rimane limitato rispetto ad altri sistemi operativi più aperti come Wear OS o watchOS: non è possibile installare molte app di terze parti e le funzionalità smart sono circoscritte, ad esempio nell’ambito musicale o nella gestione avanzata delle notifiche.
La mancanza della connettività LTE o eSIM nei Fit 4 potrebbe limitare l’autonomia operativa, ma non essendo abituati a usare lo smartwatch come telefono, non ne abbiamo sentito la mancanza.
Il Fit 4 è un buon dispositivo per chi cerca leggerezza, semplicità e funzioni fitness essenziali ma ben fatte. Il Fit 4 Pro, grazie ai materiali più pregiati e alle funzioni avanzate come l’ECG, è più adatto a utenti attenti alla salute e all’analisi dettagliata delle attività.
Il Watch 5, infine, si rivolge a chi vuole un’esperienza più completa, con un design premium e sensori di ultima generazione, ma resta meno flessibile in termini di personalizzazione rispetto ad altri smartwatch top di gamma.
In sintesi, i nuovi dispositivi Huwaei sono solidi, validi e precisi nel monitoraggio del benessere e dello sport, ma potrebbero lasciare qualcosa a desiderare a chi è abituato a un ambiente smart più aperto e connesso.
La Repubblica