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Il video deepfake sui falsi effetti collaterali del vaccino anti-Covid

Il video deepfake sui falsi effetti collaterali del vaccino anti-Covid

“Il noto scienziato Silvio Garattini lancia l’allarme: chiunque abbia ricevuto il vaccino contro il Covid è in pericolo di vita”. La notizia annunciata da Silivia Sacchi, giornalista Rai, in quello che sembra a tutti gli effetti un telegiornale, è falsa. Come il video che la ritrae (e che scegliamo deliberatamente di non mostrare, ndr).

“Non ho mai detto quelle cose” ha fatto sapere stupita la giornalista, la cui immagine - quando ancora conduceva il tg di Sky Tg 24 - è stata usata per veicolare pura disinformazione.

Un deepfake, insomma, come tanti altri circolati in passato in rete. E altri ne seguiranno, se la creazione di video attraverso l’intelligenza artificiale non sarà regolamentata.

“La mia voce è un po’ robotica, ma un utente distratto potrebbe pensare che quella sono veramente io” ha detto Sacchi, volto della trasmissione XXI Secolo su Rai Uno.

“Mi hanno contattata addirittura diversi politici per chiedermi chiarimenti” ha aggiunto la giornalista, lasciando intendere la confusione che ha generato sui social il falso video diventato virale.

Il vero Silivio Garattini, qualche mese fa, ha messo in guardia su contenuti falsi che sfruttano la sua immagine e che circolano in rete e in particolare sui social network.

“Chi produce questi deepfake ha capito che il formato telegiornale è perfetto per accreditare una falsa notizia” ha sottolineato Sacchi, vittima di un episodio che non è un caso isolato.

Qualche giorno fa Italian Tech ha raccontato un finto servizio del Tg1 che annuncia l’omicidio del virologo Matteo Bassetti e una sua finta intervista alla rete nazionale in cui dice di voler svelare a tutti un grande complotto del sistema sanitario e dei colossi del farmaco.

Eppure basterebbe uno sguardo più attento per intuire che questi video sono totalmente falsi.

Nella clip con Silvia Sacchi, per esempio, il cognome del farmacologo Garattini è sbagliato (manca la “i” finale). “In più - aggiunge la giornalista - chi mai potrebbe credere che in un servizio di un telegiornale l’intervistato, alla fine, suggerisce di cliccare su un link per l’acquisto di un prodotto miracoloso?”.

Ma il consumo di contenuto sui social è contraddistinto, in genere, da un livello di attenzione molto basso. E le tecniche di IA diventano sempre più sofisticate: si può clonare la voce di una persona a partire da pochi secondi di registrazione dell’originale.

“Si tratta di un contenuto totalmente inventato, costruito con una precisione inquietante, che dimostra quanto la minaccia tecnologica alla professione giornalistica sia già una realtà concreta - ha sottolineato Unirai Figec Cisal -. Anche le colleghe del Tg1 Valentina Bisti e Dania Mondini sono state recentemente bersaglio di simili falsificazioni digitali, che ledono la reputazione individuale e minano la credibilità dell'intera informazione del servizio pubblico".

Unirai Figec Cisal ha espresso inoltre "piena solidarietà alle colleghe coinvolte”. “Ma non basta più indignarsi - si legge nel comunicato - serve un intervento immediato sul piano normativo e contrattuale”.

La Repubblica

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