In una camera sterile della Nasa 26 specie di batteri mai visti

In una camera sterile della Nasa, che 18 anni fa ha ospitato il lander Phoenix prima del suo viaggio verso Marte, sono state scoperte 26 specie di batteri mai visti prima, dotati di caratteristiche particolari che li rendono in grado di sopravvivere anche in ambienti estremi, forse persino nello spazio. Lo riporta lo studio pubblicato sulla rivista Microbiome, guidato dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa e dall’Università di scienza e tecnologia King Abdullah, in Arabia Saudita. Non c’è, però, nessuna prova che il lander o il Pianeta Rosso siano stati contaminati.“Il nostro studio mirava a comprendere il rischio di trasferimento di batteri durante le missioni spaziali e a identificare quali microrganismi potrebbero sopravvivere alle dure condizioni dello spazio”, afferma Alexandre Rosado della King Abdullah, che ha coordinato la ricerca insieme a Kasthuri Venkateswaran del Jpl. “Ciò è fondamentale per monitorare il rischio di contaminazione microbica – aggiunge Rosado – e prevenire la colonizzazione involontaria dei pianeti che esploriamo”.
Le camere sterili, anche dette bianche, sono spazi nei quali i veicoli come Phoenix vengono messi in quarantena prima dei lanci e al loro rientro sulla Terra: sono sterilizzate, pressurizzate, e l’aria. costantemente aspirata, passa solo attraverso filtri che trattengono il 99,97% delle particelle. Inoltre, chiunque vi entri deve indossare tute integrali e passare sotto docce d’aria ad alta pressione.Ma tutte queste misure non riescono a tenere fuori proprio tutto. Quando i ricercatori hanno analizzato i campioni raccolti dalla camera di Phoenix prima, durante e dopo la quarantena, hanno scoperto il Dna di 26 nuove specie di batteri. La maggior parte sono in grado di sopravvivere a temperature estreme, forte pressione e alti livelli di radiazioni. Alcuni possiedono anche geni associati alla riparazione del Dna, alla detossificazione di molecole nocive e a un miglior metabolismo.
ansa