Tra polemiche e pressioni, arriva il codice Ue sull'IA generativa

La Commissione Ue ha ricevuto la versione finale del Codice di buone pratiche per l'intelligenza artificiale generativa che dettaglierà le norme dell'AI Act sui modelli di IA per scopi generali (Gpai). Le regole su trasparenza e copyright riguarderanno tutti i modelli Gpai, mentre quelle sulla sicurezza si applicheranno solo ai modelli che comportano rischi sistemici, come Gpt-4 alla base di ChatGpt. Le norme scatteranno un anno dopo per i nuovi modelli e due anni dopo per quelli esistenti. Il codice aveva suscitato le proteste degli addetti ai lavori che avevano denunciato pressioni da parte delle Big Tech per annacquare il testo.
ansa