Una riforma tardiva?

La Sezione XII Ter dell'Articolo Tre della Legge federale per la prevenzione e l'identificazione delle operazioni con proventi illeciti incorpora una nuova definizione di rischio.
"Questa è la probabilità che operazioni vulnerabili possano essere utilizzate per compiere atti o operazioni che potrebbero potenzialmente aggravare i reati di operazioni con proventi illeciti, reati correlati a tali proventi e reati correlati alle strutture finanziarie delle organizzazioni criminali, nonché impedire l'uso di tali proventi per il loro finanziamento."
Ieri, alle 14:55, la Camera dei Deputati ha ricevuto lo schema di decreto di riforma, approvato dal Senato della Repubblica. Le norme sono state modificate per rafforzare i meccanismi istituzionali di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, garantire la stabilità del sistema finanziario e la salute dell'economia nazionale.
Un rafforzamento necessario, in seguito alle osservazioni effettuate sei anni fa dal Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI) in merito alle carenze nell'attuazione delle misure preventive e di vigilanza.
Non appena le riforme entreranno in vigore, il Ministero delle Finanze dovrà emanare regolamenti di legge per istituire, tra le altre cose, un sistema elettronico per la registrazione e la fornitura di dati a coloro che svolgono attività vulnerabili.
Il ritardo nell'approvazione dell'agenda legislativa ha rallentato l'adeguamento della cosiddetta Legge Antiriciclaggio. Due proposte sono state eliminate dalla sentenza dell'iniziativa: quella di includere tra gli obiettivi la prevenzione e l'individuazione del finanziamento del terrorismo, oltre alle operazioni con proventi illeciti, e quella di includere nel Codice Penale Federale il reato di finanziamento del terrorismo e il suo occultamento tra i reati commessi dalle persone giuridiche.
È stato modificato solo l'articolo 400 Bis del Codice, che ora conterrà un comma III, per conferire alla Procura della Repubblica il potere di indagare sugli istituti del sistema finanziario e per intraprendere un'azione penale sarà necessaria una denuncia al Ministero delle Finanze, che sarà considerata la vittima o la parte offesa.
Tali riforme mirano a garantire l'efficacia del sistema imponendo sanzioni proporzionate e dissuasive, tra cui la revoca dei permessi per coloro che svolgono attività vulnerabili e non rispettano i propri obblighi di prevenzione.
Sono previste sanzioni per coloro che non rispettano gli obblighi di segnalazione e prevenzione, tra cui la revoca dei permessi per attività vulnerabili come il gioco d'azzardo e le lotterie, nonché la protezione dei fondi e il trasferimento di fondi.
Effetti collaterali
INTERVENTO. "Intercam sta operando normalmente e continuerà a supportare i propri clienti, come abbiamo sempre fatto", ha dichiarato la direzione della banca, dopo essere stata segnalata come fonte di preoccupazione in materia di riciclaggio di denaro dalla Segreteria del Tesoro. Meno di 24 ore dopo, la Commissione Nazionale per le Banche e i Titoli ha annunciato che avrebbe assunto temporaneamente il controllo degli organi amministrativi e della rappresentanza legale di tale istituto e di CIBanco. Questo intervento della direzione, ha giustificato l'autorità di regolamentazione, mira a salvaguardare i diritti dei propri clienti e risparmiatori. E l'Associazione Bancaria Messicana ha ritenuto che queste situazioni non rappresentino un "rischio sistemico né compromettano la stabilità del sistema finanziario".
REAZIONE. Sergio Aguayo ha rifiutato l'incarico di direttore dell'Istituto Nazionale per lo Studio delle Rivoluzioni Messicane, ma ha accettato di entrare a far parte del Consiglio Consultivo del CIDE. La prima linea di resistenza alla sua nomina è venuta dal consiglio di amministrazione dell'istituzione accademica. José Antonio Romero Tellaeche ha contestato pubblicamente la nomina, firmata dalla Segretaria Rosaura Ruiz, e anche la rimozione "anticipata e illegale" di Felipe Ávila Espinosa da consigliere del CIDE, ricevuta da un funzionario di terzo livello del Sottosegretariato per lo Sviluppo Tecnologico, la Divulgazione e l'Innovazione su istruzione di Juan Luis Díaz de León.
Eleconomista