Wall Street chiude in verde dopo i nuovi dazi

NEW YORK (EFE) — Wall Street ha chiuso ieri con modesti guadagni, in una seduta segnata dalla prosecuzione della politica tariffaria dell'amministrazione del presidente Donald Trump . Il mercato ha reagito senza sorprese, assimilando i nuovi dazi al contesto attuale.
L'indice tecnologico Nasdaq è salito dello 0,09%, chiudendo a 20.630 punti dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico. Il Dow Jones Industrial Average è avanzato dello 0,43%, chiudendo a 44.650 punti. Anche l'S&P 500 ha stabilito un record intraday, chiudendo con un guadagno dello 0,27% a 6.280 punti.
Gli annunci commerciali più recenti sono stati pubblicati mercoledì, quando il presidente Trump ha imposto una tariffa del 50% su tutte le importazioni di rame, a partire dal 1° agosto. Una misura simile è stata adottata per i prodotti brasiliani.
Trump ha sostenuto che la decisione sul Brasile è una risposta al trattamento riservato da quel Paese all'ex presidente Jair Bolsonaro , perseguito dalla Corte Suprema . Ha anche menzionato la necessità di correggere quella che considera una relazione commerciale "ingiusta".
Nel frattempo, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha indicato a Kuala Lumpur, durante il vertice dei ministri degli esteri dell'ASEAN, che tutti i paesi riceveranno "a un certo punto" una lettera con le notifiche tariffarie sulle loro esportazioni verso gli Stati Uniti.
Secondo gli analisti del settore finanziario, i mercati hanno iniziato a normalizzare questo tipo di misure. "Il mercato è diventato insensibile a tutti questi tira e molla sui dazi", ha dichiarato Mike Dickson di Horizon Investment in un'intervista alla CNBC.
In Brasile, la borsa di San Paolo ha registrato un calo durante la giornata. L'indice Ibovespa è sceso fino all'1,08% nelle prime ore, ma a mezzogiorno aveva attenuato la perdita allo 0,48%, chiudendo a 136.773 punti, in calo rispetto ai 137.480 del giorno precedente.
Anche il real brasiliano ha registrato un forte deprezzamento nei confronti del dollaro , raggiungendo quasi 5,60 reais per dollaro all'inizio delle contrattazioni. Successivamente si è stabilizzato a 5,54 reais per dollaro, con un calo dello 0,83%.
Tra le aziende più colpite figurano Embraer (-4,19%), Minerva (-4,01%) e Cosan (-3,18%), tutte con stretti legami commerciali con gli Stati Uniti. Gli analisti sottolineano la vulnerabilità di queste aziende di fronte al nuovo scenario tariffario.
La banca d'investimento BTG Pactual ha stimato che i dazi statunitensi potrebbero ridurre le esportazioni brasiliane di 1,3 miliardi di dollari entro il 2026. Questa riduzione equivarrebbe a una contrazione dello 0,6% del Prodotto Interno Lordo del paese sudamericano.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, i verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve hanno rivelato una divisione tra i suoi membri sulla politica dei tassi di interesse. Alcuni sono favorevoli al loro mantenimento, mentre altri sostengono i tagli proposti da Trump.
Le mosse tariffarie e le decisioni di politica monetaria continueranno a plasmare i mercati finanziari internazionali nelle prossime settimane, in un contesto di incertezza globale.
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