Sánchez afferma che hanno agito con decisione contro Cerdán e ora è il momento di fare giustizia.

Il Primo Ministro Pedro Sánchez ha sottolineato che il partito ha agito "con forza" con l'ex Segretario dell'Organizzazione Socialista Santos Cerdán, condannato al carcere da un giudice lunedì nel caso Koldo. Ha affermato che ora spetta ai tribunali accertarne le responsabilità.
Sánchez ha affrontato la situazione del suo ex numero 3 del partito in una conferenza stampa durante la IV Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo, inaugurata lunedì presso il Centro esposizioni e congressi (Fibes).
Ha insistito sul fatto che il PSOE ha agito "con forza" fin dall'inizio, si è assunto la responsabilità politica, Cerdán è stato rimosso dal partito e ora spetta ai tribunali, ha sottolineato, determinare "esattamente quali siano le responsabilità nel caso di Cerdán".
Sánchez ha espresso "massima collaborazione con la giustizia" e rispetto per il suo operato, sottolineando che, dal punto di vista politico, la posizione del PSOE è "molto diversa" da quella di altri partiti, che "non si assumono alcun tipo di responsabilità", riferendosi al PP.
Il giudice della Corte Suprema Leopoldo Puente ha ordinato che Santos Cerdán sia tenuto in carcere senza cauzione, come richiesto dalla Procura, per il suo presunto ruolo in un sistema di corruzione derivante da presunti appalti irregolari di lavori pubblici.
È la prima volta che il giudice prende una decisione di questa portata nell'ambito dell'indagine che sta conducendo anche contro l'ex ministro José Luis Ábalos e il suo ex consigliere Koldo García, ai quali sono state applicate misure cautelari meno gravi: il divieto di lasciare la Spagna, la revoca del passaporto e apparizioni quindicinali.
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