Christoph e Julian Prégardien si esibiscono all'11° Festival di Marvão

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Guidato dal violinista e direttore d'orchestra Christoph Poppen e dal soprano Juliane Banse, a Marvão, nel distretto di Portalegre, il festival si apre con Franz Schubert e Robert Schumann, si chiude con Felix Mendelssohn e ripercorre la storia della musica dalla polifonia della Scuola di Évora alla modernità di Maurice Ravel e alla contemporaneità di Luís Tinoco, secondo il programma disponibile sul sito web.
C'è anche il jazz di Mário Laginha e Maria João, il fado del clarinettista António Saiote e della cantante Ana Margarida Prado. Nel castello sarà esposta l'installazione 'La chute vers...' di Vasco Araújo.
Il violoncellista Manuel Fisher-Dieskau, il pianista Aaron Pilsan, i quartetti d'archi Malion e Arod, il quartetto di sassofoni Maat, l'Officium Ensemble, Juliane Banse e Christoph Poppen sono tra le oltre due dozzine di gruppi e solisti, molti dei quali uniscono formazioni per i diversi recital durante il festival.
La prima giornata prevede il programma "Clarinet in Fado", di António Saiote, accompagnato da Artur Caldeira, alla chitarra classica, e Daniel Paredes, al basso acustico, dopo il recital di apertura con "A Truta", di Franz Schubert, il Quintetto di Robert Schumann e 'lieder' di Brahms.
"Musiche inedite dalla cattedrale di Évora", dell'Officium Ensemble diretto da Pedro Teixeira, apre i concerti della seconda giornata, che prevede anche tre recital di musica da camera: i primi due con il Quartetto Malion, con il Quartetto per archi di Ravel e il Quartetto 3 di Čajkovskij, tra le altre opere; il terzo è dedicato a canzoni, brani per pianoforte solo e per violino e pianoforte di Lili e Nadia Boulanger.
Il 20 si incontreranno due generazioni di tenori, Christoph Prégardien e Julian Prégardien, nel programma "Padre e Figlio", in cui canteranno Schubert, Mendelssohn e Brahms, e nella Messa in sol maggiore D. 167 di Schubert, come solisti, accanto all'Officium Ensemble, al Marvão Festival Ensemble e al Malion Quartet, sotto la direzione di Christoph Poppen.
Il secondo libro del "Clavicembalo ben temperato" di Bach, composto da Aaron Pilsan, domina il programma del 21, che include anche un recital dedicato ad Anton Webern dal Quartetto Malion. Questo programma apre la strada al giorno successivo, quando la musica di Arnold Schoenberg sarà protagonista, con "La notte trasfigurata" del Quartetto Arod, con Adrien La Marca alla viola e Aurélien Pascal al violoncello.
Nei giorni successivi verranno ascoltate opere di Joseph Haydn, Mozart, Beethoven, Ernest Chausson, César Franck, Sergei Prokofiev e Richard Strauss in recital, tra cui anche il "Quartetto per la fine dei tempi", di Olivier Messiaen, il concerto "Laço", di Ana Margarida Prado, sui fadi di João Monge, e l'incontro della cantante Maria João con il pianista Mário Laginha.
Il programma del penultimo giorno, il 26 luglio, si apre con il concerto 'Respiro della Terra', del progetto partecipativo Coro do Festival de Marvão, diretto da Pedro Teixeira, e prosegue con il Maat Saxophone Quartet che esegue opere di Luís Tinoco.
La giornata si conclude con il "Concerto in Memoria" dedicato a Wolfgang Rhim, scomparso il 27 luglio 2024. Il programma unisce opere del compositore tedesco a brani di Haydn e Schubert. Paulo Jorge Ferreira sarà il solista alla fisarmonica.
Il Gala di chiusura, eseguito dai musicisti del festival, comprende opere di Robert Kahn, André Previn, Astor Piazzolla, Erneste Lecuona, Francis Poulenc, Rossini, Massenet, Louis Spohr, Fauré, Rachmaninov, Pauline Viardot e Mendelssohn.
I concerti si svolgono nei giardini, nel cortile, nella cisterna e nel mastio del Castello di Marvão, nelle chiese di Nossa Senhora da Estrela e di São Tiago, nella Casa da Cultura e nelle rovine della città romana di Ammaia. Visite guidate e corsi di disegno fanno parte delle attività parallele.
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