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Il FEST inizia a Espinho con 250 film e 40 allenatori rinomati

Il FEST inizia a Espinho con 250 film e 40 allenatori rinomati

© Lusa

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In programma fino al 29 giugno, l'evento nel distretto di Aveiro e nell'area metropolitana di Porto ci consentirà di analizzare quello che il direttore dell'evento, Fernando Vasquez, considera "il grande passo" compiuto dall'intelligenza artificiale (IA) nel cinema mondiale nell'arco di un solo anno e il predominio dell'edilizia abitativa come tema predominante nelle produzioni portoghesi, sempre più influenzate dalle tecniche introdotte dai registi stranieri residenti in Portogallo.

Come di consueto, il panorama socio-politico internazionale si riflette anche nell'edizione 2025, e in questo senso spiccano tre opere della sezione competitiva, a partire da 'Mad bills to pay (or Destiny, dile que no soy malo)', che, segnalato come "uno dei grandi film americani del 2025 e destinato agli Oscar", racconta, attraverso la regia di Joel Alfonso Vargas, come una gravidanza indesiderata influisca su una famiglia dominicana residente negli Stati Uniti.

Le altre due opere sono "Lesson Learned", in cui l'ungherese Bálint Szimler esplora l'ambiente di un liceo per riflettere sul sistema educativo dopo 15 anni di governo di Viktor Órban, e "Happy Holidays", in cui il palestinese Scandar Copti utilizza "una prospettiva intima e umanista" per esporre le difficoltà che le famiglie con origini identiche alle sue affrontano quotidianamente quando vivono in Israele, dove sono soggette a uno "specifico regime giuridico".

A queste scelte si aggiungono 'Spring Came On Laughing', di Noha Adel, sulle vite nascoste delle donne egiziane; 'The Good Sister', di Sarah Miro Fischer, sulla violenza di genere e i dilemmi familiari; e 'Cactus Pears', di Rohan Kanawade, che esordisce in India con una storia d'amore LGBTQIA+.

Per quanto riguarda la competizione nazionale, dominata da trame legate alla questione abitativa, Fernando Vasquez mette in risalto 'First Date', opera prima diretta da Luís Filipe Borges, più noto come presentatore televisivo, e 'Arriba Beach', in cui il regista indiano Nishchaya Gera, residente in Portogallo, firma "il primo thriller erotico portoghese, con connotazioni LGBT" e con protagonista Inês Herédia.

In termini di panorami, l'attenzione è rivolta al cinema georgiano come strumento di resistenza politica, motivo per cui FEST propone un programma di cortometraggi e lungometraggi di autori come Rusudan Glurijdze, Elene Mikaberidze e Tornike Koplatadze, che rappresentano una generazione di cineasti distinti "per l'audacia formale e l'impegno verso il presente".

Per quanto riguarda il programma Training Ground, rivolto a professionisti e studenti del settore, ci saranno delle "masterclass" tenute da relatori come: lo spagnolo Lucas Ortiz Estefanell, esperto di cinema immersivo; il britannico Martin Percy, premiato per l'uso dell'intelligenza artificiale; l'iraniano Kaveh Farnam, che insegnerà come aggirare la censura quando si gira in paesi con regimi politici oppressivi; il filippino Brillante Mendoza, che terrà una lezione sul cinema di guerriglia; il francese Phillipe Rousselot, direttore della fotografia abituato a lavorare con Tim Burton; e il britannico Chris King, esperto nel montaggio di documentari come quelli in cui ha evocato Amy Winehouse, Ayrton Senna e Banksy.

Leggi anche: Formatori internazionali insegnano al FEST come utilizzare l'intelligenza artificiale in modo etico

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