L'Europa aumenta la pressione su Israele per la crisi di Gaza

Mentre Israele rafforza le restrizioni all'ingresso degli aiuti umanitari, aumenta anche la pressione diplomatica su Tel Aviv.
I palestinesi in fuga dal nord di Gaza si spostano verso sud mentre i carri armati israeliani avanzano sempre più nell'enclave, nel mezzo del conflitto in corso tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza centrale, 10 novembre 2023. REUTERS/Ibraheem Abu Mustafa IMMAGINI TPX DEL GIORNO
Le critiche internazionali al blocco degli aiuti umanitari a Gaza continuano ad aumentare di tono, con diversi leader mondiali che esprimono preoccupazione per la crisi umanitaria nella regione.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito “inaccettabile” e “una vergogna” il blocco degli aiuti umanitari a Gaza imposto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, affermando che la revisione degli accordi con l’Unione Europea è “aperta”. Macron ha sostenuto che il compito del primo ministro israeliano “era quello di fare tutto il possibile per prevenire” una tragedia umanitaria. "Non c'è acqua, non ci sono medicine, non possiamo evacuare i feriti", ha aggiunto il capo dello Stato francese. In risposta alle critiche rivolte al governo israeliano, Benjamin Netanyahu ha accusato il leader francese di sostenere un'“organizzazione terroristica”.
Israele ha imposto un blocco totale sulla Striscia di Gaza da più di due mesi. Ha impedito l'ingresso di cibo e medicinali e ha interrotto la fornitura di energia elettrica, mettendo a repentaglio la fornitura di acqua potabile alla popolazione. I supermercati sono vuoti, i panifici hanno chiuso e le mense dei poveri sono sovraffollate, con famiglie che si aspettano solo un pasto caldo al giorno.
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jornaleconomico