Le borse europee crollano dopo l'attacco israeliano all'Iran

Le principali borse europee hanno aperto la seduta di venerdì con ribassi superiori all'1%, dopo l'attacco di Israele agli impianti nucleari iraniani, che ha già avviato una rappresaglia, provocando forti rialzi del prezzo del petrolio.
Intorno alle 9:00 a Lisbona, l'EuroStoxx 600 era in calo dello 0,73% a 545,83 punti. Le borse di Londra, Parigi e Francoforte erano in calo rispettivamente dello 0,55%, dello 0,70% e dell'1,05%, mentre quelle di Madrid e Milano erano in calo dell'1,39% e dell'1,36%. La borsa di Lisbona stava accentuando il suo trend negativo di apertura e, alle 9:15, l'indice principale, il PSI, era in calo dello 0,79% a 7.468,18 punti.
L'euro, dopo essere stato scambiato sopra 1,16 dollari giovedì, oggi è sceso dello 0,40%, attestandosi a 1,154 dollari.
Gli investitori seguiranno con attenzione l'evento per vedere se, dopo l'attacco israeliano agli impianti nucleari e missilistici iraniani, l'incontro previsto per domenica tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare iraniano avrà luogo. Se si terrà, sarà perché la tensione creata dall'attacco si è allentata, ma finora nessuno dei soggetti coinvolti ha confermato che avrà luogo.
La forte tensione geopolitica ha portato il prezzo del petrolio a salire di oltre il 5%. Il Brent, il benchmark in Europa, è cresciuto del 5,09% e il prezzo del barile si è attestato a 72,89 dollari, mentre il West Texas Intermediate, il benchmark negli Stati Uniti, è aumentato del 5,22% a 71,59 dollari.
L'oro, bene rifugio in tempi di incertezza, è aumentato dello 0,97%, con il prezzo all'oncia a 3.418,1 dollari.
In Asia, l'indice principale della Borsa di Tokyo, il Nikkei, è sceso dello 0,89% in risposta, secondo gli analisti, all'escalation della guerra tra Israele e Iran, mentre l'indice di riferimento della Borsa di Shanghai ha perso lo 0,75% e la Borsa di Shenzhen è scesa dell'1,1%. L'Hang Seng, pochi minuti prima della chiusura, ha perso lo 0,81%.
Wall Street ha chiuso in rialzo giovedì, spinta da dati sull'inflazione migliori del previsto e dai risultati trimestrali della società tecnologica Oracle, che hanno registrato un'impennata del 13%. Il Dow Jones Industrial è salito dello 0,24%, l'indice selettivo S&P 500 è avanzato dello 0,38% e il Nasdaq, con una forte componente tecnologica, ha guadagnato lo 0,24%. Sul mercato del debito, il tasso di interesse sul titolo tedesco decennale è sceso al 2,468%. Bitcoin, la criptovaluta più nota e utilizzata sul mercato, è sceso dell'1,13% a 104.816 dollari.
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