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I partiti politici hanno già presentato più di 2.000 proposte di emendamento.

I partiti politici hanno già presentato più di 2.000 proposte di emendamento.

Il primo ministro Luis Montenegro interviene durante il dibattito sullo stato della nazione nell'Assemblea della Repubblica, Lisbona, 17 luglio 2025. JOSÉ SENA GOULÃO/LUSA

I partiti politici hanno già presentato più di 2.000 proposte di modifica al Bilancio dello Stato 2026 (OE2026) e oggi è la scadenza per farlo.

Secondo il sito web del Parlamento, sono già state presentate 2.026 proposte di emendamento.

Alle 18:15 era possibile consultare 49 proposte del PSD/CDS-PP, 612 del Chega, 103 del PS, 104 dell'Iniciativa Liberal, 248 del Livre, 515 del PCP, 101 del BE, 179 del PAN e 50 del JPP.

La scadenza per la presentazione delle proposte era fissata alle 18:00, ma come negli altri anni è stata prorogata.

Nel corso dell'audizione specialistica, il ministro delle Finanze, Joaquim Miranda Sarmento, ha fatto riferimento agli "emendamenti proposti che i diversi gruppi parlamentari hanno già presentato o presenteranno nel corso della giornata", affermando che spetta ai deputati decidere se vogliono mantenere il Bilancio così come proposto, con un surplus dello 0,1% del PIL che consenta "l'esecuzione dello 0,8% del PIL in prestiti PRR", oppure se preferiscono non avere un surplus.

Lo scorso anno si è registrato un numero record di emendamenti proposti: i partiti ne hanno presentati 2.123.

Il Governo ha presentato al Parlamento il Bilancio dello Stato per il 2026 il 9 ottobre, il giorno prima della scadenza e tre giorni prima delle elezioni locali.

Nello scenario macroeconomico, il governo PSD/CDS-PP prevede che il Prodotto Interno Lordo (PIL) crescerà del 2% quest'anno e del 2,3% nel 2026.

Il governo punta a raggiungere un surplus dello 0,3% del PIL quest'anno e dello 0,1% l'anno prossimo. Per quanto riguarda il rapporto debito/PIL, stima una riduzione al 90,2% del PIL nel 2025 e all'87,8% nel 2026.

La proposta è stata approvata in linea generale il 28 ottobre e la votazione finale è prevista per il 27 novembre.

jornaleconomico

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