La Corte Suprema del Brasile (STF) ha fissato per l'8 gennaio il processo per negligenza ai vertici della PMDF (Polizia Militare del Distretto Federale).

Il Primo Collegio della Corte Suprema Federale giudicherà, a partire dal 28 novembre, sette membri dei vertici della Polizia Militare del Distretto Federale per presunte omissioni che avrebbero favorito i tentativi di colpo di Stato dell'8 gennaio 2023. Il caso sarà analizzato nella plenaria virtuale del Collegio fino al 5 dicembre.
Il processo era stato programmato per giugno, ma è stato rimosso dall'ordine del giorno più volte. Nella plenaria virtuale, i ministri si limitano a esprimere il loro voto, senza ulteriori discussioni. Se viene presentata una richiesta di udienza separata, il processo riprende in plenaria fisica.
Il gruppo di imputati comprende sette agenti di polizia che facevano parte della dirigenza della PMDF (Polizia militare del distretto federale) durante gli atti vandalici di Brasilia. Sono :
- Fábio Augusto Vieira (all'epoca comandante generale del PMDF);
- Klepter Rosa Gonçalves (all'epoca vice comandante in capo);
- Jorge Eduardo Barreto Naime (colonnello del PMDF);
- Paulo José Ferreira de Sousa Bezerra (colonnello del PMDF);
- Marcelo Casimiro Vasconcelos (colonnello del PMDF);
- Flávio Silvestre de Alencar (Sindaco del PMDF);
- Rafael Pereira Martins (tenente del PMDF).
Sono tutti in libertà provvisoria e indossano dispositivi elettronici per il monitoraggio delle caviglie. Il relatore del caso è il ministro Alexandre de Moraes.
Poiché coinvolge agenti di polizia responsabili della sicurezza pubblica nel Distretto Federale, l'atto d'accusa comprende i reati di mancato rispetto dei doveri di polizia visibili e di salvaguardia dell'ordine pubblico, oltre ai reati di abolizione violenta dello Stato di diritto democratico; colpo di stato; danneggiamento aggravato mediante violenza, grave minaccia mediante l'uso di sostanze infiammabili contro la proprietà federale e con danno considerevole alla vittima; e deterioramento della proprietà elencata.
L'organismo presieduto da Paulo Gonet ha dichiarato nella sua denuncia alla Corte Suprema Federale (STF) che, all'epoca dei fatti, vi era "una profonda contaminazione ideologica da parte degli ufficiali del PMDF accusati, che si dimostravano sostenitori di teorie golpiste e cospirazioniste sui brogli elettorali". L'accusa contro gli ufficiali militari è stata accolta all'unanimità dal Primo Collegio nel febbraio 2024.
Gli avvocati degli imputati negano le irregolarità e chiedono l'assoluzione degli agenti di polizia, sostenendo che non vi sono prove dei presunti crimini e delle condotte irregolari segnalati dall'ufficio del procuratore generale.
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