Prevenire la caduta

"Un bambino impiega un anno per acquisire autonomia motoria e dieci anni per raggiungere una mobilità completamente indipendente. Un adulto anziano può perdere entrambe le capacità nello stesso giorno." Professore Bernard Isaacs (1924–1995)
Il professor Bernard Isaacs, un importante geriatra scozzese, ha riconosciuto e riassunto in questa celebre citazione l'importanza e l'impatto che le cadute hanno sulla grave perdita di autonomia funzionale e sulla qualità della vita delle persone. Quando ci chiediamo come desideriamo vivere gli anni di vita aggiuntivi che gli sviluppi sociali ed economici ci hanno concesso, la risposta quasi universale è che desideriamo vivere in modo indipendente e felice. La mobilità è una componente fondamentale dell'autonomia e della qualità della vita. Le cadute, a loro volta, sono una causa importante di mobilità e autonomia funzionale limitate.
Le cadute sono una delle principali cause di malattia e mortalità tra gli anziani. Sono estremamente comuni: una persona su tre di età superiore ai 65 anni cade almeno una volta all'anno e, dopo gli 85 anni, l'incidenza annuale delle cadute aumenta al 51%. Tuttavia, l'importanza delle cadute non si limita alla loro elevata prevalenza, ma soprattutto alle gravi conseguenze e ai costi associati. In Portogallo, le cadute rappresentano il 70% degli incidenti nella popolazione di età pari o superiore a 65 anni.
Gli anziani corrono un rischio maggiore di lesioni a seguito di una caduta. Le cadute rappresentano l'87% di tutte le fratture e il 95% delle fratture del collo del femore in questa fascia d'età.
Prima degli anni '40, le cadute negli anziani erano considerate imprevedibili e inevitabili. Oggi sappiamo che le cadute hanno molteplici cause e che possono e devono essere prevenute identificando e trattando i fattori di rischio. Quelli più frequentemente associati al verificarsi di cadute sono l'instabilità dell'andatura e la perdita di funzione e massa muscolare. Anche i disturbi dell'equilibrio contribuiscono al rischio di cadute e possono essere affrontati e trattati con visite riabilitative specifiche.
Anche gli effetti collaterali dei farmaci rappresentano un importante fattore di rischio modificabile per le cadute, motivo per cui la terapia farmacologica dovrebbe essere sempre rivista e adattata durante tutte le visite mediche. Anche fattori ambientali, come l'uso di scarpe che non garantiscono stabilità al piede o l'uso di tappeti per decorare la casa, sono rilevanti. Anche la perdita della vista aumenta il rischio di cadute, motivo per cui è essenziale sottoporsi a controlli regolari con un oculista.
Le linee guida globali per la prevenzione e la gestione delle cadute negli anziani, pubblicate nel 2022, raccomandano la stratificazione del rischio di caduta e un approccio multidisciplinare per gli adulti ad alto rischio di caduta. Questo approccio presuppone l'esistenza di consulenze specifiche per le cadute, fornite da team multidisciplinari, solitamente composti da professionisti specializzati in Geriatria, Medicina Interna, Medicina Generale e di Famiglia, Medicina Fisica e Riabilitazione, Fisioterapisti, Nutrizionisti, Infermieri e Terapisti Occupazionali, tra gli altri. L'esistenza di unità specifiche per la gestione e la prevenzione delle cadute, come quella presso l'Ospedale CUF Tejo, rappresenta quindi un impegno importante per promuovere un invecchiamento attivo e in buona salute. Centralizzando competenze e cure specialistiche, queste unità massimizzano l'efficacia degli interventi e rafforzano la dignità e la sicurezza della persona.
La Giornata Mondiale per la Prevenzione delle Cadute si celebra il 24 giugno 2025, un giorno per ricordare che questo grave problema di salute pubblica continua a essere trascurato. Spetta a tutti gli operatori sanitari e alla popolazione in generale sensibilizzare l'opinione pubblica su questa importante sindrome geriatrica. Una caduta è sempre un evento grave che non dovrebbe mai essere sottovalutato. Se è vero che è normale che le foglie cadano da alcuni alberi in autunno, è inaccettabile che le persone cadano ripetutamente, compromettendo la loro autonomia, autostima e qualità della vita.
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