Il governo non trova alcuna lettera che garantisca che TAP paghi Azul

Il ministro delle Infrastrutture afferma di non riuscire a trovare la lettera che sarebbe stata inviata nel 2020 dal governo socialista per garantire il pagamento da parte della TAP del prestito obbligazionario sottoscritto dalla società brasiliana Azul alla società portoghese.
In un'intervista con RTP, Miguel Pinto Luz ha dichiarato che lo Stato è a conoscenza dell'accusa avanzata in tribunale secondo cui esiste una lettera firmata dall'allora Ministro delle Infrastrutture Pedro Nuno Santos e dal Segretario di Stato al Tesoro Miguel Cruz. Tuttavia, afferma che la lettera, riportata mercoledì dal Diário de Notícias, non esiste presso il Ministero delle Infrastrutture, senza specificare se la stessa lacuna esista presso il Ministero delle Finanze.
"Le parti sostengono che la lettera esiste, ma lo Stato non riesce a trovarla", così come non riesce a trovare una base economica per il pagamento di 55 milioni di euro da parte dello Stato a David Neeleman per l'acquisizione della partecipazione dell'imprenditore in TAP nel 2020. È stato a seguito delle trattative per l'uscita dell'imprenditore americano, nel pieno della pandemia, che la società brasiliana Azul ha negoziato con lo Stato portoghese il trasferimento dei diritti di conversione del prestito obbligazionario in azioni della compagnia aerea. Questa era la condizione finale per l'acquisizione del pieno controllo del capitale di TAP, nell'ambito degli aiuti pubblici concessi alla compagnia nel 2020. Azul, società fondata da David Neeleman, ha partecipato alla ricapitalizzazione di TAP dopo la sua privatizzazione nel 2015.
Nonostante la cessione del diritto di convertire le obbligazioni di TAP in azioni, Azul ha cercato di garantire la propria proprietà della società portoghese e ora chiede in tribunale il pagamento di 178 milioni di euro, interessi inclusi. Azul ha negoziato il programma fedeltà di TAP come garanzia per questo rimborso, ma tale garanzia non è mai stata attivata. In tribunale, TAP ha sostenuto che il prestito in questione è un prestito agli azionisti, il che non dà diritto ad Azul al rimborso richiesto. Il credito è rimasto in capo a TAP SGPS, la cosiddetta TAP "cattiva", una società attualmente sottoposta a procedura concorsuale.
Miguel Pinto Luz afferma che finché non vedrà la lettera, non potrà formulare un'opinione definitiva sulla richiesta di Azul, ma, supponendo che la sua esistenza sia scontata, la definisce "preoccupante", concludendo che lo Stato non può essere governato in questo modo. Sottolinea inoltre che "lo Stato e la TAP sono istituzioni di parola, e qualsiasi questione da risolvere con Azul verrà risolta".
Alla domanda se avesse confermato l'esistenza della lettera con Pedro Nuno Santos, il Ministro delle Infrastrutture ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, ribadendo di "aver fatto tutto il possibile per ritrovarla". Oltre all'ex ministro ed ex segretario generale del PS Pedro Nuno Santos, la lettera sarebbe stata firmata anche da Miguel Cruz, attuale presidente di Infraestruturas de Portugal, società controllata da Miguel Pinto Luz, che dovrà decidere sulla continuazione del suo governo, il cui mandato è terminato.
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