684 incidenti con veicoli agricoli e 52 morti nel 2024

La Guardia Repubblicana Nazionale (GNR) ha registrato 684 incidenti stradali che hanno coinvolto veicoli agricoli lo scorso anno, causando 52 morti, 85 feriti gravi e 262 feriti lievi, ha affermato la guardia in una dichiarazione rilasciata martedì.
Nel 2023 sono stati registrati 602 incidenti che hanno coinvolto veicoli agricoli, con 40 vittime, 65 feriti gravi e 224 feriti lievi.
In una nota per l’avvio dell’operazione “Campo Seguro 2025”, la GNR afferma che intende sensibilizzare la popolazione generale affinché adotti comportamenti preventivi contro il furto di prodotti e macchinari agricoli, il furto di metalli non preziosi e le situazioni di sfruttamento lavorativo, in particolare quelle che possono costituire tratta di esseri umani.
Allo stesso tempo, l'operazione, che terminerà il 15 febbraio del prossimo anno (2026), mira anche a promuovere l'adozione di pratiche sicure nell'uso e nella guida dei veicoli agricoli e forestali, contribuendo alla prevenzione degli incidenti e degli infortuni connessi.
“In questo contesto, le azioni di pattugliamento e di ispezione saranno rafforzate, adattate alla stagionalità delle colture e alle caratteristiche regionali, concentrandosi sui luoghi, i giorni e gli orari di maggior rischio, in base alla cronologia dei reati”, afferma la GNR.
Secondo quanto comunicato dalla Guardia, saranno inoltre svolte azioni di controllo e ispezione sul trasporto di prodotti agricoli e forestali nei valichi di frontiera terrestri, in collaborazione con la Guardia Civil, per contrastare la criminalità transfrontaliera.
Per quanto riguarda gli incidenti stradali che coinvolgono veicoli agricoli, le cause più comuni individuate dal GNR sono state la distrazione, la mancanza di destrezza e le manovre irregolari.
Negli incidenti che coinvolgono veicoli agricoli su proprietà private, le cause più comuni sono la perdita di controllo, il terreno irregolare e la caduta del trattore.
Nella nota, la guardia consiglia agli utenti di non trascurare la manutenzione del veicolo, di utilizzare gli accessori di illuminazione e segnalazione, nel rispetto della legge, di frequentare corsi di formazione teorica e pratica e di non guidare sotto l'effetto di alcol, stanchezza o a una velocità non adatta alle condizioni del veicolo e del carico trasportato.
La GNR sottolinea inoltre che le strutture protettive, come l’arco “Santo António”, possono impedire la morte del conducente o ridurre la gravità delle lesioni.
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