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Trump si ammorbidisce sulla Cina – Bloomberg

Trump si ammorbidisce sulla Cina – Bloomberg

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha allentato la sua posizione combattiva nei confronti della Cina per aumentare le probabilità di un incontro con la sua controparte cinese Xi Jinping e garantire un accordo commerciale con la seconda economia mondiale, ha riportato mercoledì Bloomberg, citando fonti a conoscenza della questione. Un vertice tra Trump e Xi appare ora probabile dopo che il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha incontrato il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi in Malesia la scorsa settimana. Rubio ha descritto l'incontro come "positivo" e ha affermato che entrambe le parti desiderano fortemente un vertice sulla leadership. Il governo cinese ha fatto eco al sentimento, definendo i colloqui "pragmatici e costruttivi". Trump è ora più interessato a firmare accordi di acquisto con Pechino e celebrare vittorie rapide piuttosto che affrontare le cause profonde degli squilibri commerciali, hanno riferito le fonti all'agenzia. Questo contrasta con la sua precedente posizione, incentrata sulla riduzione del deficit commerciale degli Stati Uniti attraverso tariffe aggressive. Ad aprile, Trump ha imposto dazi ampi su oltre 90 paesi, tra cui la Cina. Pechino ha reagito, portando a una situazione di stallo tariffario che ha raggiunto il picco del 145% per gli Stati Uniti e del 125% per la Cina. I colloqui svoltisi a Ginevra a maggio hanno portato alla sospensione temporanea della maggior parte delle nuove tariffe.

Martedì, Trump ha affermato che gli Stati Uniti avrebbero combattuto la Cina "in modo molto amichevole", suggerendo una preferenza per il negoziato rispetto allo scontro. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha lasciato intendere che gli Stati Uniti potrebbero rinviare la scadenza del 12 agosto per la revoca dei dazi, che dovrebbe portare i dazi sui prodotti cinesi al 145%. Una fonte a conoscenza del piano ha dichiarato a Bloomberg che la tregua potrebbe essere estesa di tre mesi. La posizione commerciale più morbida di Trump ha causato attriti tra i consiglieri, alcuni dei quali vorrebbero una linea più dura nei confronti di Pechino, ha riportato Bloomberg. In precedenza, gli Stati Uniti avevano consentito al produttore di chip Nvidia di riprendere le vendite dei suoi chip H2O declassati alla Cina, nonostante le precedenti promesse di tenere la tecnologia AI fuori dalle mani di Pechino. Alcuni funzionari sostengono che allentare le regole sui chip incoraggerà le aziende tecnologiche cinesi, mentre altri, tra cui il Segretario al Commercio Howard Lutnick e lo zar della tecnologia della Casa Bianca David Sacks, considerano le esportazioni limitate di chip un fattore determinante per vincere la corsa all'AI. "Bisogna convincere i cinesi a tal punto che i loro sviluppatori diventino dipendenti dalla tecnologia americana", ha detto Lutnick alla CNBC.

Rt.com

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