44 miliardi di euro di "sforzo": per ridurre il debito, Bayrou getta il Paese in una dieta
È tempo di agire, o quasi. Tre mesi esatti dopo la convocazione del primo Comitato di allerta sulle finanze pubbliche, durante il quale si era soffermato a lungo sullo stato di dissesto dei conti, François Bayrou ha incontrato un pubblico analogo martedì 15 luglio, nella stessa sala: 150 invitati, tra cui tutti i ministri in prima fila, parlamentari, rappresentanti di sindacati e organizzazioni padronali e altri alti funzionari.
In questa dependance di Matignon, situata in Avenue de Ségur (Parigi, VII arrondissement), la temperatura è tuttavia significativamente più bassa rispetto alla primavera, sia in senso letterale che figurato. Anche lo slogan è cambiato. Sullo sfondo, in lettere blu, "la verità ci permette di agire" ha lasciato il posto al "momento della verità". "Ci sono momenti nella storia dei popoli in cui hanno un appuntamento con se stessi, e questo è uno di quei momenti", ha esordito François Bayrou. Durante il suo discorso di un'ora, il Primo Ministro ha illustrato il suo piano, proiettato su un grande schermo, per garantire che il Paese non cada in quella che definisce la "trappola potenzialmente irreversibile", o addirittura la "trappola mortale" del debito, e per garantire che
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