All'Assemblea nazionale l'aumento degli "interventi su TikTok" è oggetto di dibattito

Il metodo è spesso lo stesso: un discorso breve, due minuti al massimo, qualche modifica per smussare eventuali esitazioni, sottotitoli per chi guarda il video senza audio, musica epica per gli altri e qualche battuta ben assestata . Negli ultimi anni, molti parlamentari hanno investito nel campo dei social network, in particolare quelli che, come TikTok, danno risalto al formato verticale, adattato alla visualizzazione su smartphone. E, accanto a selezioni di brani tratti dai media tradizionali o immagini girate nelle circoscrizioni, si stanno moltiplicando sugli account dei parlamentari le repliche degli interventi orali nelle sedute pubbliche dell'Aula.
Al punto che alcuni eletti vengono presi in giro dai colleghi del campo opposto. "Attenzione, sta rotolando!" , "Va bene, è in scatola", si legge a volte nei verbali dell'Assemblea Nazionale. Il bersaglio di queste prese in giro sono principalmente i deputati di La France insoumise (LFI), particolarmente attivi (e seguiti) sui social network. Altri eletti, dalla sinistra all'estrema destra, amano questo metodo per mettere in risalto il proprio lavoro tanto quanto i deputati del Palais-Bourbon. Ma la tecnica finisce per stancare e il cosiddetto "intervento TikTok" viene sempre più spesso accusato di danneggiare il dibattito parlamentare.
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Le Monde