Furti e borseggi minacciano il relax degli italiani in vacanza

A tenere in ansia quasi 8 milioni di italiani in vacanza è il timore di perdere il portafogli o, ancor peggio, lo smartphone, restando bloccati all’estero o, comunque, lontani da casa senza documenti d’identità, senza contante e, soprattutto, senza accesso al proprio conto. A svelarlo uno studio condotto a giugno da Dynata per conto della banca digitale Revolut Bank che ha coinvolto un campione di 20mila persone dai 18 anni d’età in su rappresentativo delle popolazioni di 20 Paesi: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria e Italia.
In particolare, il rischio di essere oggetto di furti e borseggi con conseguente corsa alla disattivazione delle carte compromesse e sostituzione dei documenti smarriti preoccupa il 17% del campione tricolore, con un picco del 19% tra i Millennial (25-34 anni) e un minimo del 14% registrato tra gli appartenenti alla Gen Z (18-24 anni). A temere di essere derubati sono soprattutto le donne (18%) e i residenti nel nord-est (21%). Motivi di seria preoccupazione ‘finanziaria’ per i vacanzieri del Bel Paese sono, inoltre, il pericolo di subire frodi, truffe e addebiti non autorizzati (14% degli intervistati, 17% nella fascia 35-44 anni e 15% degli uomini) e l’eventualità di sforare il budget prefissato a causa delle spese eccessive (14% degli intervistati, 23% nella fascia 18-24 anni e 13% delle donne). Fuori controllo.
La Repubblica