Immobiliare a due velocità: la BoE sostiene settore europeo

Settimana a due velocità per il comparto immobiliare, che in Italia ha segnato una performance negativa, anche di riflesso alla pubblicazione dei risultati semestrali di alcune società del comparto. Meglio il settore nel resto d’Europa, che beneficia anche del taglio die tassi annunciato dalla Bank of England.
La BoE taglia tassi d’interesse ma si divideL’appuntamento più importante della settimana è stato con la Banca d’Inghilterra, che ha annunciato un taglio dei tassi d’interesse di 25 punti base, portando il tasso di sconto ufficiale al 4% dal 4,25% precedente. Una decisone che ha diviso in due il Board, che l0ha votata con una risicata maggioranza di 5 membri a favore e 4 contrari. A dividere i banchieri è i diverso peso che ciascuno ha assegnato ai parametri di crescita ed inflazione, dal momento che la crescita dei prezzi resta un po’ elevata, anche se lontano dai massimi visti fra il 2023 ed il 2024. La BoE, Per lo stesso motivo, non ha voluto dare certezze su altri possibili tagli dei tassi, anche se gli analisti ritengono che ci sia spazio per un nuovo taglio in autunno forse già a settembre).
Nel frattempo, la Fed è ancora alle prese con la futura successione di Jerome Powell, per il quale il Presidente Trump avrebbe selezionato una rosa di quattro candidati. In pole resterebbe il governatore Christoper Waller, che appare il più adatto ai consulenti della Casa Bianca per la sua focalizzazione sulle prospettive di inflazione piuttosto che sui dati attuali.
I dati macro della settimanaIn aumento le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 1° agosto 2025, si registra un incremento del 3,1%, dopo il calo del 3,8% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è aumentato del 5%, mentre quello relativo alle nuove domande è salito del 2%. I tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,77% dal 6,83% precedente.
In Regno Unito, l’indice dei prezzi delle case elaborato da Halifax, ha segnalato un recupero dei prezzi delle case, registrando un calo dello 0,4% su base mensile a luglio, superiore al consensus (+0,1%) ed un incremento del 2,4% su base annua, rispetto al 2,7% precedente.
Le novità dal settoreUna indagine di idealista.it ha evidenziato che i prezzi delle abitazioni in Italia hanno registrato a luglio un lieve aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, con un prezzo medio al metro quadro pari a 1.833 euro. Il dato su base annua resta però negativo, con una flessione dell’1,6%. A livello regionale, la crescita ha interessato la maggior parte delle regioni italiane (11 su 20), con i rialzi più marcati in Veneto e Friuli-Venezia Giulia, entrambe in aumento dell’1%. Seguono Lombardia (0,9%), Toscana e Campania (0,5%), mentre aumenti più contenuti si osservano in Lazio e Molise (0,4%), fino allo 0,1% della Calabria.
Mamacrowd, piattaforma di equity crowdfunding del Gruppo Azimut, ha annunciato di aver chiuso con successo la campagna di raccolta per il progetto immobiliare “Corso Vittorio 209” a Roma, raggiungendo quota 3 milioni di euro grazie al contributo di 228 investitori. L’operazione riguarda la riconversione di un attico di pregio in pieno centro storico in 8 unità residenziali ad alto standard qualitativo. La forte adesione da parte della community conferma l’interesse del mercato verso asset con fondamentali solidi, posizionati in aree strategiche e supportati da business plan trasparenti.
L’andamento del settore in BorsaIl settore immobiliare in Borsa ha vissuto una settimana modesta. meglio l’indice paneuropeo Stoxx 600 Real Estate, che ha registrato un forte incremento del 3,2% su base settimanale.
Una performance negativa è stata registrata dall’Italia, dove l’indice FTSE Italia All Share Real Estate cede circa lo 0,54%, sottoperformando l’indice di mercato FTSE MIB che segna un progresso dell’1,7%.
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, l’unica performance positiva è quella di Gabetti che avanza dell’1,49% su base settimanale. La peggiore è AbitareIn, che crolla del 7,25%, dopo aver annunciato un calo dell’ultime nel 3° trimestre a 2 milioni di euro e dei ricavi a 84,6 milioni di euro. Performance pesantemente negativa anche per Next Re che arretra del 7,88%, mentre Aedes scivola del 4,55% e Brioschi del 2,47%.
Contiene le perdite Risanamento (-1%) e IGD (-0,46%), quest’ultima dopo aver annunciato la chiusura del primo semestre con un utile netto pari a 10,6 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto alla perdita pari a -32,5 milioni di euro del 2024.
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