Sondaggi politici: Meloni è sopra il 29%, settimana fiacca per Schlein e Conte


Poche emozioni sul fronte dei sondaggi politici, che mostrano andamenti non dissimili dalle rilevazioni precedenti. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni guadagna il +0,1% andando al 29,1%.
Il Partito Democratico di Elly Schlein è in bonaccia e si riconferma al 22,1%. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte perde il -0,2% e si posiziona al 12,3%.
Chi sale e chi scende nei sondaggi politiciDi seguito i dati della rilevazione elettorale Termometro Politico per True Data pubblicato l’8 agosto 2025. I dati sono messi a confronto con quelli diffusi il 25 luglio dagli stessi soggetti:
- Fratelli d’Italia – 29,1% (+0,1%);
- Partito Democratico – 22,1% (=);
- Movimento 5 Stelle – 12,3% (-0,2%);
- Forza Italia – 8,8% (+0,1%);
- Lega – 8,5% (+0,1%);
- Alleanza Verdi Sinistra – 6,6% (+0,2%);
- Azione – 3% (+0,1%);
- Italia Viva – 2,4% (=);
- +Europa – 1,8% (-0,2%);
- Democrazia Sovrana Popolare – 1,4% (=);
- Noi Moderati – 1,1% (+0,1%);
- Pace Terra Dignità – 1% (=);
- Altri – 1,9% (-0,3%).
La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio è disponibile sul sito ufficiale sondaggipoliticoelettorali.it.
All’8 agosto, data di pubblicazione del sondaggio, la situazione delle coalizioni è la seguente:
- centro-destra – 47,5%;
- centro-sinistra – 30,5%;
- Movimento 5 Stelle – 12,3%;
- Terzo Polo – 5,4%;
- altri – 4,3%.
La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:
- centro-destra – 46,4%;
- centro-sinistra – 32,1%;
- Movimento 5 Stelle – 9,8%;
- Terzo Polo – 7,1%;
- altri – 4,7%.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:
- centro-destra – 43,8%;
- centro-sinistra – 26,1%;
- Movimento 5 Stelle – 15,4%;
- Terzo Polo – 7,8%;
- altri – 6,9%.
Di seguito il confronto fra la situazione attuale e i precedenti sondaggi politici, rilevati dalla Supermedia/YouTrend.
Il centro-destra si posiziona al 47,5%, mentre la settimana precedente incassava il 47,3%.
Il centro-sinistra unito (ma senza M5S) vale il 30,5%. Sette giorni prima il dato era del 30%.
Il campo largo (Pd + M5S) vale il 34,4%, diversi decimali in meno rispetto al 35,2% della settimana passata.
Tutte le opposizioni unite varrebbero un ipotetico 48,2%. La settimana precedente il valore era del 48,8% e quella prima ancora del 49%. Sul piano puramente teorico ce ne sarebbe abbastanza per mandare a casa la coalizione di centro-destra. Sul piano pratico, invece, l’ipotesi non regge: alle opposizioni italiane manca un federatore capace di trovare la quadra tra istanze quantomai eterogenee e conflittuali. Oggi le opposizioni italiane marciano ostinatamente divise su quasi tutti i temi chiave del dibattito politico: sostegno all’Ucraina, gas russo, sostegno a Israele, riconoscimento della Palestina, dazi Usa, immigrazione irregolare, riforma della giustizia, Green Deal, riarmo europeo, eccetera. Giorgia Meloni non ha un rivale. E il fatto che Giuseppe Conte spinga la crescita del Movimento 5 Stelle cercando di cannibalizzare il Partito Democratico di Elly Schlein è la garanzia di sonni tranquilli per la premier. Dal conteggio sono stati esclusi i partiti esigui.
Chi resterebbe fuori dal ParlamentoSe oggi si tornasse alle urne, il Rosatellum impedirebbe l’ingresso in Parlamento di tutti i piccoli partiti intenzionati a presentarsi da soli alle elezioni, cioè non apparentandosi in patti elettorali con altri partiti. L’attuale legge elettorale ha una soglia di sbarramento del 3%. Sarebbero incapaci di superarla:
- Italia Viva di Matteo Renzi (2,4%);
- +Europa di Riccardo Magi (1,8%);
- Democrazia Sovrana Popolare di Marco Rizzo (1,4%);
- Noi Moderati di Maurizio Lupi (1,1%);
- Pace Terra Dignità di Michele Santoro (1%).
Alle elezioni europee, invece, la soglia di sbarramento è del 4%. Se si votasse per le europee, a restare fuori dai giochi sarebbe anche Azione di Carlo Calenda (3%).
Astensionismo e indecisioneAstenuti, indecisi e persone che voterebbero scheda bianca o scheda nulla per protesta sono il “partito del non-voto”. Il sondaggio Ipsos pubblicato il 24 luglio mostra come oggi il non voto valga il 42,5% dell’elettorato. Un mese prima il dato era leggermente più basso (41%). Tirando le somme, oggi i votanti effettivi sono dunque il 57,5%.
Oggi, tolto il non-voto, è questo il reale quadro relativo alle preferenze dell’elettorato italiano:
- Non-voto – 42,5%;
- Fratelli d’Italia – 16,73%;
- Partito Democratico – 12,71%;
- Movimento 5 Stelle – 7,07%;
- Forza Italia – 5,06%;
- Lega – 4,89%;
- Alleanza Verdi Sinistra – 3,8%;
- Azione – 1,73%;
- Italia Viva – 1,38%;
- +Europa – 1,04%;
- Democrazia Sovrana Popolare – 0,81%;
- Noi Moderati – 0,63%;
- Pace Terra Dignità – 0,58%;
- Altri – 1,09%.
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