Tax day per chi ha la partita Iva, nuova scadenza del 21 luglio

Luglio infuocato per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi. E in generale per chi è in possesso di una partita Iva: il 21 luglio 2025 scade il termine ultimo entro il quale versare il saldo 2024 e l’acconto 2025 delle imposte. Inizialmente la deadline era stata fissata per lo scorso 30 giugno, ma il Consiglio dei Ministri, con l’approvazione del Decreto Legge dello scorso 12 giugno, ha approvato la proroga dei versamenti fiscali.
I contribuenti, quindi, possono effettuare il versamento il 21 luglio senza alcun tipo di aggravio o costo aggiuntivo. In alternativa il versamento può essere effettuato il 20 agosto 2025 aggiungendo all’importo delle imposte uno 0,40% di interessi.
Partita Iva ordinaria e forfettaria i termini di versamentoLa possibilità di versare le imposte il 21 luglio 2025 coinvolge alcune categorie di contribuenti.
La scadenza riguarda quanti applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità – i cosiddetti Isa – e quanti siano stati esclusi dagli stessi: rientrano in quest’ultima categoria, per esempio, i soggetti che hanno iniziato o cessato l’attività (i casi di esenzione sono previsti del Dlgs n. 13/2024).
Il versamento al 21 luglio coinvolge anche i titolari di partita Iva che abbiano aderito al regime di vantaggio – previsto dall’articolo 27, comma 1, del Decreto Legge n. 98/2011 – e i contribuenti che abbiano aderito al regime forfettario.
Benché venga spesso trascurata, una delle categorie che possono adempiere ai propri obblighi fiscali il 21 luglio è quella dei soci e associati di società delle associazioni e delle imprese che applicano gli Isa.
Il beneficio viene quindi esteso a quanti stiano partecipando indirettamente a delle società che sono sottoposte a questi adempimenti.
Devono aver già provveduto al versamento delle imposte, invece, i soggetti che non stiano esercitando un’attività d’impresa o di lavoro autonomo.
Il legislatore, in altre parole, ha deciso di posticipare il versamento del saldo 2024 e acconto 2025 delle imposte solo ai soggetti economicamente attivi e che devono gestire degli adempimenti tributari ritenuti complessi.
A oggi devono aver già provveduto a effettuare i vari versamenti i contribuenti che svolgono delle attività agricole e che risultino essere titolari esclusivamente di un reddito agrario, così come prevedono gli articoli 32 e seguenti del Tuir.
Quali imposte devono essere versate il 21 luglioPossono essere versate il 21 luglio 2025 le imposte che scaturiscono dalle seguenti dichiarazioni:
La scadenza originaria di queste imposte era lo scorso 30 giugno 2025.
La normativa in questo senso appare molto chiara: la deadline di luglio è prevista per i versamenti che risultano dalle dichiarazioni fiscali.
Sono compresi, quindi, i saldi delle imposte che si riferiscono al periodo d’imposta 2024 e gli acconti relativi al 2025.
Volendo sintetizzare al massimo ci stiamo riferendo a:
- Irpef ed Ires – saldo 2024 ed eventuale primo acconto 2025;
- cedolare secca sulle locazioni – saldo 2024 ed eventuale primo acconto 2025;
- imposta sostitutiva che devono versare i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario;
- imposta sostitutiva che devono versare i contribuenti minimi;
- eventuali altre imposte sostitutive, che derivano, per esempio, dal maggior reddito del concordato preventivo, le addizionali – come la cosiddetta tassa etica – e le maggiorazioni previste, per esempio, per le società di comodo;
- Ivie ed Ivafe – il saldo 2024 e l’eventuale acconto 2025.
Da mettere in evidenza è l’inclusione dell’imposta del maggior reddito concordato tra quelle che vanno versate il 21 luglio. Siamo davanti a una decisione particolarmente interessante per quei contribuenti che abbiano deciso di aderire al concordato preventivo biennale.
Come devono essere gestiti i versamenti di Iva ed InpsAnche i versamenti che scaturiscono dalla dichiarazione Iva possono essere versati il 21 luglio 2025.
Nel caso in cui il versamento non sia stato effettuato entro la scadenza ordinaria prevista per lo scorso mese di marzo, potrà essere fatto entro la nuova deadline.
In questo caso, però, è necessario applicare una maggiorazione pari allo 0,4% di interesse per ogni mese o frazione di mese che rientrano nel periodo compreso tra il 17 marzo e il 30 giugno 2025.
La scadenza di luglio si applica anche al versamento del saldo 2024 e del primo acconto 2025 dei contributi Inps che devono essere versati dagli artigiani, dai commercianti e dai professionisti che sono regolarmente iscritti alle varie gestioni.
Le istruzioni per effettuare i vari versamentiDa quello che abbiamo compreso fino a questo momento la data che i contribuenti si devono segnare nel calendario è il 21 luglio. Entro questa data i versamenti possono essere effettuati senza ulteriori oneri:
Quanti avessero la necessità di avere un po’ più di tempo per effettuare i vari versamenti possono farli entro il 20 agosto 2025: in questo caso, però, è necessario mettere in conto una maggiorazione pari allo 0,40% sull’importo che deve essere versato – che è dovuto a titolo di interesse corrispettivo.
In linea puramente teorica la proroga sarebbe dovuta esser stata al 20 luglio. Cadendo, però, di domenica, la scadenza è stata spostata al giorno successivo.
Dato che mancano alcuni giorni alla scadenza, quanti avessero intenzione di posticipare il pagamento al 20 agosto è bene che calcolino con precisione l’ammontare degli interessi in modo da fare una scelta consapevole. Rimandare sì, ma sapendo quanto si paga di più.
Alcune indicazioni per chi ha optato per il regime forfettarioI titolari di partita Iva che abbiano optato per il regime forfettario devono versare l’imposta sostitutiva con le stesse scadenze previste per l’Irpef.
La stessa regola vale per i contribuenti che ancora fruiscono del regime dei minimi. La scadenza di pagamento vale, anche in questo caso, per quanti abbiano aderito al concordato preventivo biennale.
In linea generale per i versamenti valgono le seguenti regole:
- nel caso in cui abbia un importo inferiore a 51,65 euro l’acconto non deve essere versato;
- se l’importo è compreso tra 51,65 e 257,52 euro, l’acconto deve essere versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre;
- nel caso in cui l’importo sia superiore a 257,52 euro il versamento deve essere effettuato in due rate – la prima entro il 21 luglio e la seconda entro il 30 novembre 2025.
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