Nico Gonzalez, l'Atalanta chiama la Juve: sceglie Lookman. E l'Arabia aspetta

Lontano dall'Europa non mollano e preparano l’offerta all’argentino. Quanto chiedono i bianconeri che non escludono il prestito
TORINO - Sospeso tra le pieghe di un mercato tanto spietato quanto indecifrabile. La Juventus lo ha messo alla porta da settimane, investendolo di un ruolo che - per assurdo - si sposa bene con le sue caratteristiche tecniche: stavolta, però, non si tratterà di scardinare con un dribbling o una giocata le retroguardia avversarie, quanto più di sbloccare il mercato in entrata dei bianconeri. Sì, perché senza la cessione di Nico Gonzalez, il dg Comolli non potrà piazzare l’affondo definitivo per Jadon Sancho. E fin qui, non ci sarebbe nulla di troppo strano, se solo il destino dell’ex Viola non dipendesse da quello di un altro profilo in uscita: Ademola Lookman.
Il nigeriano è tra le stelle più brillanti del nostro calciomercato. Un artista di successo che ha scatenato l’interesse delle più prestigiose gallerie d’Europa, pronte a far follie per assicurarsene le opere. Tra queste c’è l’Inter di Christian Chivu, la più accreditata - i nerazzurri hanno già trovato un accordo con il giocatore -, ma anche l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. Sì, ma Nico che c’entra in tutto questo? Semplice: chi perderà la gara per Lookman, farà all-in su di lui, Atalanta compresa. La Dea, infatti, ha avviato i primi contatti con la Juventus poiché vede nell’argentino l’alternativa perfetta per sostituire il proprio numero 11, già cercato - tra l’altro - la scorsa estate prima che scegliesse di trasferirsi a Torino. Un intreccio di mercato mica da ridere, con Nico che ha assunto ormai i connotati del ripiego perfetto.
Nico, Juve e MondialeLa Juve, ben contenta di constatarne la vendibilità, prende nota, nella speranza di piazzarlo al miglior offerente. L’argentino, invece, non può far altro che aspettare, sulla falsa riga del protagonista di “Stranger Than Fiction”, Harold Crick, costantemente in balia di una voce esterna che detta i tempi della sua esistenza. La penna è nelle mani degli altri, meglio dunque tenersi pronti... Del resto, la sua avventura alla Juve pare ormai al capolinea: rimanere a Torino comporterebbe il rischio di vivere un’annata da comprimario. Non proprio il migliore degli scenari, dal momento che in estate andrà in scena il Mondiale statunitense. Un impegno a cui Nico spera di prendere parte con la sua Argentina, al quale dovrà però presentarsi preparato e in fiducia, pena l’esclusione dalla lista del ct Scaloni. I bianconeri hanno sborsato 33 milioni per strapparlo alla Fiorentina, e - grossomodo - sono convinti di poterlo piazzare alla stessa cifra, scongiurando così l’ipotesi di una minusvalenza.
Se, tuttavia, dai club sopracitati non sono arrivate ancora offerte ufficiali, l’Al Ahli - quantomeno - ha invece fatto sapere alla Juventus di essere disposto a mettere sul piatto 30 milioni per assicurarsi le prestazioni dell’argentino. Dopo un no iniziale, alle proposte saudite, Nico ha dato mandato al suo entourage - a cui fa capo Alessandro Moggi che ha appena definito il passaggio di Retegui all’Al Qadsiah - di considerare i dettagli della proposta. L’Al Ahli lo tenta e non poco, dal momento che oltre ad offrigli un ruolo al centro del progetto, lo ricoprirebbe d’oro con un contratto in doppia cifra. La Juve si sfrega le mani, e scruta l’orizzonte con fiducia: la cessione di Nico garantirebbe finalmente liquidità alle casse societarie, in attesa che si formalizzino poi gli altri affari in uscita, a cominciare da Timothy Weah e Douglas Luiz. Una boccata d’ossigeno per concretizzare gli assalti ai profili che Tudor spera di poter avere a disposizione nella prossima stagione.
TORINO - Sospeso tra le pieghe di un mercato tanto spietato quanto indecifrabile. La Juventus lo ha messo alla porta da settimane, investendolo di un ruolo che - per assurdo - si sposa bene con le sue caratteristiche tecniche: stavolta, però, non si tratterà di scardinare con un dribbling o una giocata le retroguardia avversarie, quanto più di sbloccare il mercato in entrata dei bianconeri. Sì, perché senza la cessione di Nico Gonzalez, il dg Comolli non potrà piazzare l’affondo definitivo per Jadon Sancho. E fin qui, non ci sarebbe nulla di troppo strano, se solo il destino dell’ex Viola non dipendesse da quello di un altro profilo in uscita: Ademola Lookman.
Il nigeriano è tra le stelle più brillanti del nostro calciomercato. Un artista di successo che ha scatenato l’interesse delle più prestigiose gallerie d’Europa, pronte a far follie per assicurarsene le opere. Tra queste c’è l’Inter di Christian Chivu, la più accreditata - i nerazzurri hanno già trovato un accordo con il giocatore -, ma anche l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. Sì, ma Nico che c’entra in tutto questo? Semplice: chi perderà la gara per Lookman, farà all-in su di lui, Atalanta compresa. La Dea, infatti, ha avviato i primi contatti con la Juventus poiché vede nell’argentino l’alternativa perfetta per sostituire il proprio numero 11, già cercato - tra l’altro - la scorsa estate prima che scegliesse di trasferirsi a Torino. Un intreccio di mercato mica da ridere, con Nico che ha assunto ormai i connotati del ripiego perfetto.
Nico, Juve e MondialeLa Juve, ben contenta di constatarne la vendibilità, prende nota, nella speranza di piazzarlo al miglior offerente. L’argentino, invece, non può far altro che aspettare, sulla falsa riga del protagonista di “Stranger Than Fiction”, Harold Crick, costantemente in balia di una voce esterna che detta i tempi della sua esistenza. La penna è nelle mani degli altri, meglio dunque tenersi pronti... Del resto, la sua avventura alla Juve pare ormai al capolinea: rimanere a Torino comporterebbe il rischio di vivere un’annata da comprimario. Non proprio il migliore degli scenari, dal momento che in estate andrà in scena il Mondiale statunitense. Un impegno a cui Nico spera di prendere parte con la sua Argentina, al quale dovrà però presentarsi preparato e in fiducia, pena l’esclusione dalla lista del ct Scaloni. I bianconeri hanno sborsato 33 milioni per strapparlo alla Fiorentina, e - grossomodo - sono convinti di poterlo piazzare alla stessa cifra, scongiurando così l’ipotesi di una minusvalenza.
Tuttosport