Il cardinale Zuppi legge i nomi dei bimbi palestinesi e israeliani uccisi

Nei ruderi della chiesa di Casaglia incendiata dai nazifascisti nel 1944: a iniziare la lettura il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei
Guido Calamosca-LaPresse / CorriereTv
Leggere gli oltre 12mila nomi dei bambini morti in Terra Santa serve «per ricordare, per manifestare attenzione, da questo luogo che è luogo di sofferenza e che da sempre, volutamente, è luogo di ricordo di tutte quante le vittime».
Con la speranza che «fermandosi sulla sofferenza dei bambini si possa ricominciare qualcosa di nuovo e diverso». Lo ha spiegato il cardinale Matteo Zuppi, arrivando a Monte Sole di Marzabotto, dove, nei ruderi della chiesa di Casaglia, incendiata nel 1944 dai nazifascisti, prende il via la maratona di preghiera, prevista fino a sera.
«E poi perché non sono numeri, sono persone. Andranno avanti per tante ore, diventa un'insistente preghiera perché si possa interrompere e si scelga la via del cessate il fuoco e della pace. Speriamo che questo - ha aggiunto Zuppi - porti a risposte adeguate: la sofferenza dei bambini più di tutte deve colpire. Partiremo dai bambini uccisi da Hamas il 7 ottobre, poi tutti quelli uccisi da allora e speriamo che questo faccia scegliere a tutti di trovare altre vie e non mettere pericolo la vita degli innocenti».
Vengono letti i nomi e le età dei bambini morti dal 7 ottobre fino al 15 luglio: 469 pagine, 12.211 palestinesi, 16 israeliani.
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