Siamo Millennial e Gen Z, mettiamo l’ananas sulla pizza e ce ne vantiamo: i 10 piatti horror amati dai giovani


Pizza con l’ananas, una delle pietanze preferite dai giovani
In un paese come quello italiano dove la cucina è vista come una forma d'arte, c'è un lato oscuro che molto fingono di non vedere: i crimini culinari. Sono quelle scelte che fanno inorridire chef, nonne e buongustai di tutto il mondo. La carbonara con la panna, lo spaghetto allo scoglio con il formaggio. Ricette, se così vogliamo chiamarle, che manderebbero su tutte le furie i più amanti della sacralità gastronomica. Eppure, c'è chi vuole rivendicare la propria liberà d'espressione in cucina rompendo quei dogmi classici secondo i quali lo spaghetto deve essere rigorosamente al pomodoro.
La libertà culinaria dei giovaniStiamo parlando dei Millennial e della Gen Z che vogliano testare qualsiasi abbinamento possibile, piadina con prosciutto crudo e burro d'arachidi, così per citarne uno, come emerge da un sondaggio social condotto da Calvè e realizzato in occasione del lancio della campagna, il primo luogo sulla Terra dove ogni “crimine culinario“ può essere non solo perdonato ma addirittura celebrato, senza sensi di colpa.

Come spiega Martina Grotto, Marketing & Trade Marketing Lead di Unilever: “Grazie a questo sondaggio abbiamo osservato con grande interesse un vero e proprio cambiamento culturale nel modo in cui i giovani vivono e condividono le proprie scelte gastronomiche. Non si tratta più di nascondere o giustificare abbinamenti insoliti o considerati “peccati di gusto“, ma anzi di rivendicarli con orgoglio e naturalezza, specialmente sui social media“. Ecco che allora partono le fantasie dei ragazzi che danno vita a piatti stravaganti che mandano su tutte le furie i puristi che non si limitano soltanto alle critiche ma alimentano il “taste shaming" con giudizi pieni di disprezzo sui social fino ad arrivare all'indignazione anche di parenti e amici.
Cosa è il “taste shaming“Per spiegarlo meglio ci siamo rifatti alla psicologa Deborah Disparti. “Il taste shaming si configura come meccanismo psicosociale che va oltre il mero gusto culinario, e che può minare il benessere dell'individuo colpendolo nella sua identità. Il suo impatto è particolarmente evidente tra le generazioni più giovani che si trovano in una delicata fase di costruzione identitaria e in cui la maggiore sensibilità al giudizio può contribuire a formare un'immagine di sé fragile e inadeguata, il cui rischio è l'isolamento sociale. Rivendicare le proprie preferenze – prosegue la donna - incluse quelle considerate 'crimini culinari' è un modo per affermare se stessi, al di là degli standard esterni e adottare un atteggiamento aperto, curioso e non giudicante dei gusti personali, può favorire non solo il benessere individuale, ma anche una cultura più inclusiva, in cui ognuno può trovare piena rappresentazione ed espressione di sé“.
Il menù “anti taste shaming”: ecco i 10 piatti diventati viraliCome fermarlo? Semplice. Con un altro menù ma questa volta “anti taste shaming“ che promuove invece un approccio più consapevole e rispettoso della storia che ognuno ha con il cibo, tra ricordi, emozioni e storie. Quest'ultimo, tra l’altro, è stato ideato con il contributo di diversi chef come Anna Zhang, la vincitrice di MasterChef Italia, Eleonora Riso che ha primeggiato nell'edizione 13 di MasterChef Italia e il food content creator Andrea Mainardi.
Ecco quindi la top 10 degli abbinamenti gastronomici più inaspettati diventati virali, emersi dal sondaggio proposto dalle pagine social di Calvé cavalcando il trend dell'anti taste shaming:
- Pasta, maionese e tonno. Una delle ricette più classiche degli studenti universitari, salva tempo e zero sbatti, si attesta al 25%.
- Medaglia d'argento alla pizza con l'ananas. Per gli stomaci più forti sulla classica pizza non può mancare l'ananas: più del 21% ha raccontato di averla provata e di esserne rimasto conquistato.
- Al terzo posto un'abitudine che molti italiani praticano di nascosto: l'amato cappuccino consumato durante i pasti principali della giornata, una tendenza che trova ampio gradimento per una percentuale del 17%.
- Carbonara con la panna. Una di quelle ricette intoccabili che la tradizione del Bel Paese rivendica a gran voce: per il 13% degli intervistati è uno di quei peccati di gola che conquista proprio per via della consistenza cremosa.
- Patatine fritte con gelato alla fragola. Un mix “perfetto“ per il 11% degli intervistati tra dolce e salato, goloso e allo stesso tempo croccante.
- Uovo sodo, marmellata di albicocca e maionese. Trova posto tra gli abbinamenti più coraggiosi e raccoglie inaspettatamente consensi per il 10%, forse proprio grazie ai contrasti di forme, consistenze e colori.
- Aranciata e caffè, un boost energizzante per tutte quelle volte in cui magari ci si sveglia tardi e si è indecisi se fare colazione oppure passare direttamente al brunch: rappresenta un punto fermo per l’8% degli intervistati.
- Risotto allo scoglio con Parmigiano. Per qualcuno è un'eresia per qualcun altro, ovvero per l'8% degli intervistati, è solo un accostamento da non perdere.
- Pesca sciroppata, tonno e maionese. Una collisione di mondi gastronomici, un universo di consistenze e una galassia di sapori che appassiona il 7% degli intervistati.
- Fanalino di coda, per il 5% degli intervistati, la piadina con prosciutto crudo e crema di burro d'arachidi. Un piatto super proteico contraddistinto da note salate, utile per i più sportivi prima di un workout.
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