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Cosa sta accadendo a Milano, l’inchiesta-terremoto e il vero scandalo: i ricchi che cacciano i poveri

Cosa sta accadendo a Milano, l’inchiesta-terremoto e il vero scandalo: i ricchi che cacciano i poveri

Tra i 74 indagati anche Sala

Al di là delle inchieste dei pm, dietro la massiccia edificazione di grattacieli c’è un piano preciso: fare della città un luogo vip, inaccessibile ai non abbienti

Photo by Marco Ottico/Lapresse
Photo by Marco Ottico/Lapresse

A Milano i ricchi stanno riuscendo a centrare l’obiettivo di cacciare i poveri da una città che diventa sempre più esclusiva. Questo è il problema politico che ovviamente nemmeno l’inchiesta sull’urbanistica potrà risolvere se la politica continuerà a non farsene carico anzi ad aggravarlo. Emerge uno scambio di potere tra i costruttori e chi amministra la cosa pubblica. Se ci sono dei reati saranno i processi, alcuni già a livello di dibattimento, ad accertarlo.

Ma il quadro generale è molto confuso. Tutte le forze politiche più importanti avevano votato a favore della cosiddetta legge “Salva Milano” ora arenata in Senato e che il presidente di Palazzo Madama Ignazio La Russa anche ieri ha ribadito di considerare “salva Sala”. Votata ovviamente pure da Fratelli d’Italia insieme a Pd, Lega, Forza Italia. La Russa forse se ne è dimenticato sentendo odore di una campagna elettorale che in pratica è già iniziata a causa della raffica di arresti chiesta dalla procura e sulla quale entro fine mese si esprimerà il giudice delle indagini preliminari Mattia Fiorentini. Ma la scelta del gip sugli arresti dal punto di vista politico sembra destinata a cambiare veramente molto poco. Il problema della rigenerazione urbana che ha portato sulla base di una semplice comunicazione di avvio dei lavori a erigere grattacieli facendo finta di limitarsi a ristrutturare cortili è annoso. La magistratura se ne occupa da un paio di anni perché prima non era intervenuta.

La procura della Repubblica allora era nelle mani della corrente di Magistratura Democratica che non disturbava la giunta di centrosinistra come era già avvenuto per le indagini su Expo 2015 caratterizzata da una moratoria. Impossibile dimenticare che l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi ringraziava la procura per aver dimostrato “senso di responsabilità” cioè per non aver approfondito le indagini come sarebbe stato suo dovere. Beppe Sala fu candidato sindaco dal Pd dopo essere stato prosciolto in relazione al caso Farinetti senza nemmeno essere interrogato e senza che all’epoca si sapesse del fascicolo di indagine. Sala adesso paga il fatto che la procura non è più in mano a Md e lui è rimasto senza paracadute. Ci vuole memoria storica per capire quello che sta accadendo in questi giorni. Dall’altro canto va detto che la procura ora quando parla a proposito di abusi edilizi con la definizione di “degenerazioni eversive” usa un termine spropositato. Perché l’eversione punta a destabilizzare il potere. Il patto tra costruttori e politici invece stabilizza gli attuali equilibri di potere, aggrava a favore dei ricchi le differenze sociali. I poveri sono sempre più out. Fuori non solo da Milano.

l'Unità

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