Doppio mandato, i 5 Stelle superano definitivamente il limite: è il via libera alla candidatura di Fico in Campania

Cade la regola "sacra"

Addio definitivo alla “sacra” regola del limite del doppio mandato per gli eletti. Il Movimento 5 Stelle supera uno dei suoi principi cardine, stabilito alla fondazione dal duo composto da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, col “nuovo” corso di Giuseppe Conte.
Il via libera è arrivato da un voto online dell’assemblea degli iscritti, che si chiusa ieri sera: il quesito sui mandati, riferisce l’Ansa, è stato approvato con 43.236 sì e 8.196 no, con un quorum del 51,8%, come si evince dai risultati pubblicati sul sito del Movimento.
Come cambia ora dunque la struttura interna al Movimento? Il regolamento prevede ora che i mandati non possano essere più di tre, ma per raggiungere questa soglia massimo vi sono più strade. Una di queste prevede il cosiddetto “stop and go”, ovvero che gli eletti del Movimento 5 Stelle con due legislature di fila alle spalle in Parlamento possano tornare di nuovo in campo solo dopo averne saltata una, sia nei due rami del Parlamento che per la presidenza di una Regione o come sindaco di una città.
È così che potrebbe venire ricandidati alcuni “big” del Movimento attualmente fuori dai giochi. Il nome più forte di tutti è quello dell’ex presidente del Parlamento Roberto Fico, nome dei pentastellati su cui potrebbe convergere il Partito Democratico in Campania per il post Vincenzo De Luca, il cui terzo mandato è stato bloccato dai giudici della Corte Costituzionale su ricorso del governo Meloni.
Assieme a Fico potrebbero tornare in campo anche altri nomi forti del Movimento che in questi anni non hanno rotto con Conte: tra questi l’ex vicepresidente del Senato Paola Taverna e l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, colui che ha a tutti gli effetti “scoperto” l’ex premier.
l'Unità