Fina (Pd) legge in Aula le parole di Alemanno in carcere: 'Qui si muore di caldo, ma la politica dorme con l'aria condizionata'

"Qui si muore di caldo, ma la politica dorme con l'aria condizionata". E' questo uno dei passaggi del diario di Gianni Alemanno sulla situazione a Rebibbia in questi giorni di caldo torrido, diario letto in Aula da Michele Fina (Fi), intervenuto nel dibattito sulla riforma della separazione delle carriere.
"Io sono tra coloro - ha detto Fina - che si è sentito convocato dalle parole di Mattarella". Il senatore del Pd ha quindi annunciato di voler leggere "le parole di un avversario politico" sulla condizione carceraria, un avversario, ha sottolineato Fina, "da cui mi sento lontano". Nel diario letto da Fina in Aula Alemanno spiega come la temperatura nelle celle di Rebibbia, cresce salendo i piani del penitenziario, tanto che all'ultimo ci sono 10 gradi in più rispetto al piano terra; "ma la politica dorme con l'aria condizionata", ripete goni volta Alemanno. L'ex sindaco di Roma, racconta poi come la miscela di sovraffollamento e calura, renda "una tortura" la vita in carcere.
"Chi è un avversario politico? Nella mia esperienza è qualcuno che per formazione, scelte, militanza, si colloca molto lontano da te, talvolta all'opposto dei valori e della cultura a cui senti di appartenere. Da questo punto di vista, Gianni Alemanno è stato parte (e tuttora lo è) di quella destra che fino da ragazzo mi è sembrata un avversario da contrastare, e possibilmente battere nelle urne e nelle coscienze. Oggi, però, riproduco qui sotto il "diario" che Gianni Alemanno (già parlamentare, ministro, sindaco di Roma) ha pubblicato su questi giorni d'inizio estate e su cosa implica viverli dentro un carcere. Credo sia una lettura doverosa, non per la matrice politica e culturale di chi la scrive, ma per quel senso di umanità che lo Stato (e la democrazia) non dovrebbero mai calpestare, per nessuno e in nessun luogo". Così scrive sui social il deputato democratico Gianni Cuperlo, pubblicando un estratto del diario che l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sta tenendo dal carcere di Rebibbia, in cui descrive in modo diretto gli effetti del sovraffollamento carcerario.
ansa