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Meloni certifica la rottura della (fragile) unità sindacale: l’ex Cisl Sbarra nominato sottosegretario al Sud

Meloni certifica la rottura della (fragile) unità sindacale: l’ex Cisl Sbarra nominato sottosegretario al Sud

L'indicazione della premier

Meloni certifica la rottura della (fragile) unità sindacale: l’ex Cisl Sbarra nominato sottosegretario al Sud

L’unità sindacale può finire in soffitta. Con la sua ultima mossa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni archivia e mette fine alla cosiddetta “Triplice” tra Cgil, Cisl e Uil imbarcando direttamente nel governo l’ex leader del sindacato cattolico.

La scelta della premier, clamorosa forse per i non addetti ai lavori, è stata infatti quella di indicare l’ex segretario generale della Cisl Luigi Sbarra come sottosegretario alla presidenza del Consiglio per il Sud.

Si tratta della delega fino ad oggi mantenuta dalla premier dopo che Raffaele Fitto aveva aveva lasciato il governo per andare a ricoprire il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Sbarra, dopo l’ok del capo dello Stato Sergio Mattarella, entrerebbe così nell’esecutivo come “indipendente”.

Scelta che ribadisce il solco che si è venuto a creare negli ultimi anni tra i tre principali sindacati italiani, in particolare tra Cgil e Uil da un parte e Cisl dall’altra: negli anni della sua segreteria, terminata a dicembre con l’addio alla segreteria a 65 anni e l’indicazione poi confermata dal consiglio generale Cisl di Daniela Fumarola come suo successore, la Cisl aveva assunto posizioni a dir poco morbide con l’esecutivo Meloni.

Da qui la rottura con Cgil e Uil, sancita in maniera quasi definitiva con la scelta del sindacato di Sbarra, che può contare su circa 400mila iscritti, di non sostenere lo sciopero generale contro la legge di bilancio 2025 lo scorso dicembre. Sindacato cattolico che, senza sorpresa alcuna, non ha appoggiato i quesiti referendari della Cgil sul lavoro.

Il feeling tra Sbarra e Meloni era emerso chiaramente anche all’ultimo evento da segretario del neo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, tra sorrisi e abbracci che avevano portato all’emergere di retroscena su una possibile candidatura dell’ex sindacalista in Fratelli d’Italia per “marcare” l’area di centro.

l'Unità

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