Asus ZenScreen Duo: quando uno schermo solo non basta (e nemmeno due...)

Non è un monitor portatile, è un doppio monitor portatile. Lo ha realizzato Asus e si chiama ‹‹ZenScreen Duo OLED MQ149CD››. A cosa serve? Per esempio a chi lavora con un computer portatile (quasi tutti i knowledge worker e chi, diciamo, lavora nel terziario avanzato) e si sente di meritare più spazio. In che senso? Tecnicamente è un doppio pannello OLED, ciascuno con una risoluzione di 1.920 x 1.200 pixel e un formato 16:10. I due schermi sono collegati da una cerniera a 360° e dotati di un supporto pieghevole che consente molteplici configurazioni della postazione di lavoro. In pratica, da soli sono 14 pollici, insieme diventano 20 pollici. Il supporto integrato permette utilizzi versatili, sia orizzontali che verticali.
L’uso più immediato è quello di posizionarlo a sinistra del vostro laptop. A questo punto potete decidere se lavorare con tre schermi che proiettano tre sorgenti diverse. Tipo: su uno navigate, sull’altro scrivete e su un terzo mettete i social. Oppure tutto su tre schermi, in una singola cascata. Questa ‹‹posizione›› l’ho usata per programmare ed è particolarmente comoda, come ogni sviluppatore sa.
Quella che mi ha invece lasciato più perplesso è la modalità mirror, che in pratica raddoppia quello che vedete su tutti e due gli schermi. Teoricamente la potreste usare anche per i videogiochi, ma per questo uso è meglio un monitor specializzato, sicuramente 4K e con alto refresh rate (o frequenza di aggiornamento elevata), espresso in Hertz (Hz). Collegato a una console può essere usato anche per le presentazioni, con due giocatori che giocano uno di fronte all’altro, ciascuno con il proprio schermo.
Di buono, poi, ha che è leggero: pesa solo 1,07 kg e quindi può essere messo in valigia senza sacrificare troppo spazio. Il prezzo? Non è per tutti: 609 euro. Ma è anche qualcosa di nuovo.
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