Pellegrini, treni e papi, le vie del Giubileo

(di Marzia Apice) La lunga storia del pellegrinaggio dei fedeli verso Roma, accanto all'evoluzione del paesaggio al mutare delle epoche e alla locomotiva, non solo mezzo di trasporto ma simbolo di progresso e modernità, sono al centro della mostra "Sulle vie del Giubileo. Pellegrini, treni, papi", allestita a Villa Farnesina dal 3 luglio al 25 ottobre. Pensata in occasione del Giubileo e promossa dall'Accademia Nazionale dei Lincei, dal Gruppo FS Italiane e dalla Fondazione FS Italiane, con il sostegno della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ANAS (Gruppo FS Italiane), l'Associazione Archeolog ETS e con il patrocinio dell'Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei, la mostra è un vero e proprio viaggio nei territori della fede attraverso il cammino del popolo della cristianità, tra devozione ed espiazione, dall'epoca paleocristiana alla rivoluzione industriale che, con le sue conquiste, ha cambiato il concetto stesso di mobilità. L'idea è infatti quella di documentare come spiritualità, scienza e tecnica si siano intrecciate nel corso dei secoli, con uno specifico focus sull'invenzione della macchina a vapore, che ha agevolato gli scambi e le comunicazioni mutando la società, l'economia, la politica, ma anche l'esercizio della fede. Protagonisti della prima sezione del percorso espositivo sono alcuni reperti inediti di età romana dagli scavi più recenti degli horti di Agrippina in via della Conciliazione (teatro di Nerone), di Piazza Pia (portico di Caligola) e materiali provenienti dai giardini di Palazzo Corsini, oltre a quelli relativi alla Schola Saxonum - Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia, che documentano i paesaggi di età romana e medievale nell'area del Trastevere settentrionale e del Vaticano, laddove fu costruita la prima basilica di San Pietro. Attraverso le opere di scrittori, pittori e musicisti, la seconda sezione ricostruisce invece la fondamentale importanza della locomotiva nel corso dell'Ottocento in quanto simbolo del progresso. Nell'ultima sala si trova una produzione in Cinematic Virtual Reality, fruibile tramite visori, del treno di papa Pio IX (1846-1878), conservato presso la Centrale Montemartini di Roma. Il pontefice, che diede grande impulso allo sviluppo delle infrastrutture viarie e ferroviarie, ricevette in dono il treno - composto da 3 vagoni tutti decorati - nel 1858. Il viaggio inaugurale fu compiuto da Pio IX il 3 luglio 1859 dalla stazione di Porta Maggiore, allora capolinea delle linee ferroviarie pontificie, alla stazione di Cecchina sulla Roma-Velletri; poi nel 1863 ci fu l'inaugurazione del ponte ferroviario di San Paolo, in seguito detto Ponte dell'Industria (recentemente oggetto di intervento di riqualificazione da parte di Anas), costruito per dar modo alla linea ferroviaria di Civitavecchia di congiungersi alla nuova stazione ferroviaria centrale di Roma Termini. "Questa mostra, nata dalla collaborazione tra istituzioni di grande prestigio, è un magnifico esempio di come la storia e l'innovazione possano dialogare", ha sottolineato Roberto Antonelli, Presidente dell'Accademia dei Lincei.
ansa