Seul. L’iconica Casa Blu torna palazzo presidenziale, non sarà più visitabile. La folla last minute

Seul. Sono le ultime ore per visitare la Casa Blu. La storica residenza dei presidenti sudcoreani, infatti, era stata abbandonata dall’ormai penultimo numero uno del Paese, Yoon Suk-yeol, che le aveva preferito l’austero ex ministero della Difesa, nel cuore della capitale. Il neoeletto (3 giugno) Lee Jae-myung aveva però lasciato intendere di voler fare ritorno nella Cheong Wa Dae (letteralmente, “casa dalle piastrelle blu”), sottraendo ai cittadini della stessa Seul, nonché ai turisti nazionali e stranieri, quella che si era ben presto elevata al rango di grande attrattiva della metropoli,
Aperta al pubblico da maggio 2022Divenuta proprietà pubblica nel 2022, e aperta al pubblico dal maggio di quell’anno, la storica residenza ha da allora visto migliaia di visitatori curiosi al giorno affollarne le porte. Ufficialmente, il leader destituito dopo aver promulgato la legge marziale, aveva affermato di voler rompere con l'immagine di "presidenza imperiale" abbandonando l'elegante edificio accanto al palazzo della dinastia Joseon. Molte voci suggeriscono l'influenza di uno sciamano, che gli avrebbe consigliato di vivere altrove per evitare il malocchio. Risultato pratico del tutto, le spese per il ricollocamento del presidente della repubblica sfioreranno i 16,5 milioni di euro.

"Dato che il presidente Lee ha chiarito la sua intenzione di tornare alla Casa Blu, ho pensato che se avessi perso questa opportunità, non sarei mai più potuta venire qui", ha raccontato all’agenzia di stampa France Presse Jang Myung-hee, 65 anni. Dopo la sua prima visita al sito, ha approvato la scelta del signor Lee, ritenendo che Cheong wa dae "corrisponda al prestigio della nazione".
150mila piastrelle dipinte a manoGià durante la sua campagna elettorale, Lee Jae-myung aveva affermato il suo desiderio di ricoprire quel ruolo, considerandolo il "luogo migliore" per insediare la presidenza. "È tradizionale, simbolico e ideale", aveva dichiarato alla stampa sudcoreana a proposito della villa, con le sue 150.000 piastrelle dipinte a mano, costruita sul sito di un ex insediamento coloniale giapponese, in un’area dove gli edifici più antichi risalgono al dodicesimo secolo.
Gli osservatori di queste ultime giornate hanno trovato lunghe code all’ingresso. Secondo i dati ufficiali, con l'approssimarsi delle elezioni di giugno i numero di visitatori era salito alle stelle. Circa 427.000 curiosi hanno visitato il sito a maggio, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2024. Secondo i dati ufficiali, dalla sua apertura, la Casa Blu ha accolto un totale di 7,8 milioni di persone, tra cui 800.000 stranieri.

Quando era ancora la residenza dei capi di Stato, l'edificio ha accolto numerosi ospiti illustri, tra cui persino la sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, all'inizio del 2018, in un periodo di distensione diplomatica. "Non vedo l'ora di vedere Pyongyang e Seul avvicinarsi nella mente del popolo coreano", ha scritto Kim Yo-jong nel libro degli ospiti. La residenza ha a lungo alimentato le fantasie pubbliche a causa dei tragici destini di alcuni ex inquilini: assassini, impeachment, processi per corruzione, incarcerazioni.…
Il feng shui tra le ragioni dell’abbandonoCome detto, si vocifera che, per evitare una situazione simile, Yoon Suk Yeol abbia scelto di non vivere sotto le tegole blu, dove si dice che l'energia del feng shui sia negativa. Il che non gli ha impedito di essere deposto per il suo fallito colpo di stato.
Secondo il nuovo presidente Lee, l'ex mnistero della Difesa, dove si era stabilito Yoon, presentava numerosi "problemi di sicurezza come le intercettazioni", mentre la più appartata Casa Blu offre maggiore privacy. Alcune aree di Cheong wa dae, tra cui gli uffici amministrativi e il bunker sotterraneo, non sono mai state accessibili ai turisti.

Pertanto, il luogo "avrebbe bisogno solo di pochi lavori di ristrutturazione" per ospitare di nuovo un capo di Stato, ha dichiarato Choi Gi-il, ex consigliere per la sicurezza presidenziale. Ha aggiunto che l'edificio principale del complesso veniva utilizzato principalmente per cerimonie e per accogliere dignitari stranieri, il che ha sollevato timori di una riduzione delle violazioni della sicurezza.
"Giusto che Lee torni qui”"Ho aspettato a venire perché pensavo di poterlo fare in qualsiasi momento", ha raccontato all'Afp un altro visitatore dell’ultima ora, il 71enne Kim Jong-chun. Ma dopo l'elezione di Lee Jae-myung, ha intuito che potesse essere “ora o mai più”. "Così sono venuto qui per la prima volta, per festeggiare il mio compleanno. Per tutta la simbologia che questo implica, sostengo sinceramente e saluto la decisioone di Lee di tornare qui”.
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