Ecco come Unilever inganna i suoi clienti, secondo l'Associazione dei consumatori

L'Associazione dei Consumatori chiede all'Autorità Olandese per i Consumatori e i Mercati di intervenire contro Unilever per dichiarazioni fuorvianti sulla sostenibilità. Il gruppo di interesse ha esaminato oltre 450 prodotti Unilever e più della metà di essi conteneva presumibilmente dichiarazioni errate. Secondo l'associazione, Unilever, con marchi come Hellmann's e Knorr, usa spesso il termine generico "sostenibile" in modo troppo generico.

"Ad esempio, 'coltivato in modo sostenibile' e 'cacao coltivato in modo sostenibile'. Sono fuorvianti perché troppo generici. I produttori sono autorizzati a utilizzare questo tipo di affermazioni solo se si può dimostrare che un prodotto non ha alcun impatto negativo. Questo è praticamente impossibile", ha dichiarato lunedì l'Associazione dei Consumatori in una nota.

L'associazione parla di "greenwashing su larga scala". L'organizzazione è inoltre preoccupata dai loghi autoinventati che Unilever a volte applica sui suoi prodotti per dare un'immagine affidabile. L'Associazione dei Consumatori ha trovato quattro di questi "loghi aziendali fuorvianti" su 118 prodotti Unilever.

Unilever afferma che le dichiarazioni di sostenibilità sui suoi imballaggi si basano sui propri standard di sostenibilità o su schemi di certificazione riconosciuti a livello internazionale, rilasciati da terze parti indipendenti. L'azienda riconosce l'importanza di una comunicazione trasparente e comprensibile per i consumatori. L'azienda sta inoltre lavorando da tempo a una revisione delle dichiarazioni di sostenibilità presenti, ad esempio, su imballaggi e siti web.

"È importante sottolineare che queste modifiche non sono sempre immediatamente visibili sugli scaffali dei negozi", aggiunge una portavoce. Ad esempio, l'azienda opta deliberatamente per un approccio graduale, in cui il packaging viene modificato non appena quello attuale non è più disponibile. "Questo evita sprechi inutili".

ANP