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Terremoto nel mercato del lavoro. Mai successo prima.

Terremoto nel mercato del lavoro. Mai successo prima.
  • Alla fine del 2024, oltre un milione di stranieri lavoravano legalmente in Polonia, pari a circa il 7% di tutti i dipendenti.
  • Il 1° giugno sono entrate in vigore nuove norme che hanno notevolmente inasprito le regole per la legalizzazione del lavoro.
  • Gli esperti prevedono che i cambiamenti regoleranno il mercato, ma potrebbero anche limitare il numero di stranieri che lavorano in Polonia.

Alla fine del 2024, oltre un milione di stranieri lavorava legalmente in Polonia, pari al 7% del totale dei lavoratori. A questa cifra si aggiungono diverse decine di migliaia di persone che operano nella cosiddetta zona grigia. Le statistiche mostrano che gli stranieri costituiscono una parte importante del mercato del lavoro polacco.

Tuttavia, ci si chiede se le normative in vigore dal 1° giugno 2025 possano cambiare la situazione. Come abbiamo scritto su CIS, il 1° giugno è entrata in vigore una legge che rivoluzionerà le condizioni di accesso degli stranieri al mercato del lavoro polacco.

Quali cambiamenti introduce la legge? I più importanti sono stati elencati dagli esperti di HR di Smart Solutions:

  • La modifica più importante, in vigore dal 1° giugno, è la completa digitalizzazione delle procedure per la legalizzazione del lavoro degli stranieri. Tutte le domande, dalle dichiarazioni ai ricorsi, dovranno essere presentate esclusivamente online.
  • La seconda modifica significativa è l'abolizione del cosiddetto test del mercato del lavoro , ovvero l'obbligo di ottenere conferma dallo starost che non ci siano candidati disoccupati per una determinata posizione.
  • La legge aumenta anche la responsabilità nei confronti dei dipendenti stessi. Il datore di lavoro è tenuto a fornire al lavoratore straniero un contratto prima dell'inizio del lavoro, in una lingua a lui comprensibile e, se il documento è in polacco, anche la sua traduzione.
  • Da luglio, le università non potranno accettare più del 50% di studenti stranieri rispetto al numero totale di studenti. L'obiettivo è quello di arginare la pratica di creare le cosiddette "fabbriche di diplomi", che reclutano in massa studenti dall'estero al solo scopo di consentire loro di soggiornare e lavorare legalmente.
  • Altrettanto decisivi sono stati adottati provvedimenti nel settore dei visti di lavoro. Per offerte di lavoro fittizie, mirate esclusivamente a consentire l'ingresso in Polonia a uno straniero, le aziende possono pagare una multa fino a 100.000 PLN. Ciò significa la fine delle "importazioni su invito" di massa e potrebbe ridurre significativamente il numero di visti rilasciati.
  • L'emendamento introduce nuove sanzioni molto più severe per il lavoro nero : da 3.000 a 50.000 PLN, in proporzione al numero di lavoratori in nero. Inoltre, la Guardia di frontiera e l'Ispettorato nazionale del lavoro possono ora effettuare ispezioni senza preavviso.
Non si era mai visto niente del genere prima. Un terremoto nel mercato del lavoro.

Secondo gli esperti, la modifica alla normativa sull'occupazione degli stranieri rappresenta un passo importante verso una maggiore trasparenza e un mercato del lavoro più ordinato. - La differenza più significativa rispetto alla normativa precedente è l'aumento della responsabilità amministrativa da parte del datore di lavoro: ciò richiede la tenuta di registri accurati e una risposta immediata ai cambiamenti nell'occupazione - indica Tetiana Hrynchyshyn, specialista in legalizzazione presso Smart Solutions HR, e aggiunge:

Non si tratta più solo di formalità: si tratta di un vero e proprio cambiamento nella gestione del processo di legalizzazione del lavoro. Da un lato, le nuove normative introducono ordine e chiarezza nelle procedure. Dall'altro, richiedono alle aziende maggiore vigilanza, risorse amministrative e un adeguamento dei processi interni. Per molti datori di lavoro, questo potrebbe comportare un maggiore impegno organizzativo e tempi di selezione più lunghi.

Anche l'inasprimento delle politiche migratorie, tra cui un accesso più difficoltoso ai visti o norme più severe per la legalizzazione del lavoro, potrebbe ridurre il numero di stranieri impiegati in Polonia.

Natalia Myskova, amministratore delegato di Smart Solutions HR, sottolinea che la Polonia vuole continuare a sfruttare il lavoro degli stranieri, ma soprattutto quelli assunti legalmente, che sono necessari all'economia e non costituiscono una concorrenza per i dipendenti polacchi.

Nel prossimo futuro, le statistiche potrebbero subire lievi variazioni: la quota di stranieri formalmente occupati rimarrà molto probabilmente elevata (6-7%), ma la loro crescita potrebbe rallentare. Il numero di stranieri con contratto di lavoro aumenterà relativamente, a causa dell'obbligo di formalizzazione, mentre la percentuale di lavoratori con contratto civile o senza contratto dovrebbe diminuire a causa delle restrizioni, stima.

A suo avviso, ci si aspetta una partecipazione più equilibrata e controllata degli stranieri al mercato del lavoro, che eviti abusi, ma che al tempo stesso possa ridurre la flessibilità a cui il mercato si è abituato durante gli anni del boom migratorio. - Un indicatore importante nei prossimi mesi sarà se i datori di lavoro si adatteranno senza intoppi alle nuove regole: in tal caso, l'occupazione degli stranieri rimarrà elevata e la "zona grigia" dovrebbe gradualmente ridursi - sottolinea Myskova.

wnp.pl

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