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Wall Street inizia in rosso all'inizio della riunione della Fed

Wall Street inizia in rosso all'inizio della riunione della Fed

I tre principali indici nordamericani hanno aperto la seconda seduta della settimana registrando perdite.

New York ha aperto la seduta in territorio negativo, dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio, in calo dello 0,9% a maggio. Anche il conflitto in Iran ha contribuito alla cautela degli investitori.

Oggi inizia la riunione di due giorni della Federal Reserve statunitense.

L'indice Dow Jones è scivolato dello 0,35%, a 42.364,90 punti, l'S&P 500 è sceso dello 0,39%, a 6.009,38 punti, e il Nasdaq ha perso lo 0,41%, a 19.617,11 punti.

Chevron è salita dell'1,28%, Salesforce dell'1,26%, Cisco dello 0,56% e IBM dello 0,43%. Nella direzione opposta, Nike è scesa dell'1,75%, Verizon dell'1,45%, American Express dello 0,67% e Boeing dello 0,19%.

Ramiro Loureiro, analista di mercato di Millennium Investment Banking, afferma che "Wall Street ha avuto un avvio negativo, con le aziende legate al settore dell'energia solare in forte calo, dopo che i repubblicani del Senato hanno presentato un disegno di legge che eliminerebbe i crediti d'imposta per l'energia eolica e solare prima che per altre fonti. I conflitti in Medio Oriente sono attualmente al centro dell'attenzione, e si nota che Donald Trump ha diramato un avvertimento per evacuare Teheran e ha rinunciato a un importante incontro in Canada con i leader del G-7, per tornare a Washington il prima possibile per affrontare questioni importanti, che stanno influenzando gli investitori".

"Il presidente degli Stati Uniti continuerà a fare pressione sulla Fed affinché riduca i tassi di interesse, alla vigilia della decisione della Banca centrale, mentre il mercato prevede che lascerà tutto come prima", afferma l'analista.

Sul mercato petrolifero, il WTI del Texas ha guadagnato l'1,77%, fissando il prezzo al barile a 71,48 dollari, mentre il Brent è salito dell'1,79% a 74,56 dollari. Il gas naturale è salito del 2,09% a 3,826 dollari.

Sul mercato dei cambi, l'euro si è apprezzato dello 0,02% rispetto al dollaro, attestandosi a 1,156 dollari.

jornaleconomico

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