Big data e turismo: il viaggio inizia dai dati

Oggi, prima ancora di fare le valigie, lasciamo già impronte digitali. Ogni ricerca, ogni clic, ogni condivisione alimenta un nuovo modo di viaggiare: più intelligente e personalizzato. I Big Data, la forza invisibile della quarta rivoluzione industriale, iniziano sullo schermo e ci accompagnano per tutto il viaggio.
Diverse applicazioni suggeriscono percorsi, forniscono mappe interattive con eventi in tempo reale e consigli basati sulla cronologia delle ricerche o sulla posizione. L'esperienza è diventata phygital : viviamo tra il mondo fisico e quello digitale, dalla pianificazione alla condivisione dopo il viaggio. Questa integrazione rafforza la sensazione di controllo, comodità e connessione con la destinazione, rendendo l'esperienza più sensoriale, immersiva e memorabile. Si evitano code, si scoprono luoghi inaspettati, si pianifica meglio e si vivono esperienze più autentiche.
Per le destinazioni turistiche, i big data sono diventati uno strumento fondamentale per la pianificazione e la gestione sostenibili. Analizzando i dati sulla mobilità, i sensori urbani, le reti Wi-Fi e le piattaforme digitali è possibile monitorare i flussi di visitatori, anticipare i picchi di domanda, adattare eventi o campagne e migliorare la gestione degli spazi pubblici. Queste informazioni permettono inoltre di individuare le aree a maggiore pressione turistica, favorendone una distribuzione più equilibrata sul territorio e nel tempo, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile. A livello nazionale, si distingue la piattaforma TravelBI di Turismo de Portugal, che fornisce dati strategici e indicatori di performance, supportando i comuni e gli enti pubblici nella definizione di politiche più informate, efficaci e sostenibili.
I big data offrono vantaggi anche alle aziende. Le compagnie aeree adeguano le tariffe in tempo reale in base alla domanda. Gli aeroporti utilizzano i dati per ottimizzare i tempi di attesa, gestire il flusso dei passeggeri e migliorare l'esperienza degli utenti. Gli hotel analizzano i modelli di prenotazione, le preferenze e le recensioni per personalizzare i servizi, prevedere l'occupazione e migliorare le relazioni con i clienti. L'analisi continua del feedback consente di correggere gli errori, migliorare i processi e rafforzare la fidelizzazione. Anche i tour operator traggono vantaggio dall'analisi dei dati, potendo adattare gli itinerari, promuovere offerte più pertinenti e identificare nuovi segmenti di mercato con maggiore precisione.
Ma non tutto è semplice. Molte aziende turistiche, soprattutto quelle più piccole, si sentono perse in mezzo a così tanti dati e non sanno come utilizzarli. La soluzione è unire le forze. Iniziative come Portugal Digital, PRR e Portugal 2030 possono fornire l'impulso necessario. E le università possono essere partner di questo processo, apportando conoscenze e creando soluzioni legate a ciò che conta davvero: le persone e i luoghi.
La ricerca accademica ha dimostrato come i big data , alimentati da commenti e opinioni condivisi online , possano approfondire la nostra comprensione dei turisti e supportare decisioni più efficaci. Nel contesto nazionale, diversi studi hanno analizzato l'esperienza dei turisti negli aeroporti , nel surf e nell'enoturismo .
I big data aumentano la competitività delle destinazioni, qualificano l’offerta turistica, migliorano l’esperienza dei viaggiatori e promuovono il benessere delle comunità locali. Il viaggio inizia con i dati. I big data non sono la destinazione, ma la bussola per il turismo del futuro.
Presidente della Delegazione Regionale del Centro Alentejo, Ordine degli Economisti. ISCTE. DYNAMIA'CET
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