Polacchi irrequieti!

La guerra in Ucraina e gli attacchi russi stanno insinuando sempre più i confini della Polonia – e, di conseguenza, quelli della NATO – avvertono i polacchi. Cresce la preoccupazione a Varsavia, una città che ha subito il peso delle invasioni naziste e sovietiche durante la Seconda Guerra Mondiale e che in seguito ha vissuto all'ombra della Cortina di Ferro. E tutto questo senza nemmeno menzionare gli smembramenti territoriali dell'era napoleonica, o anche di periodi precedenti.
La storia della Polonia è un mare di sofferenza, segnato dalla disumanità imposta dal più forte. Per questo Varsavia ha adottato il motto israeliano: "Mai più". I polacchi non hanno paura di essere in prima linea e confidano nell'articolo 5 della NATO.
Che la NATO sia coinvolta o meno, le Forze Armate polacche rimangono in stato di massima allerta. Ogni volta che missili o droni vengono lanciati contro l'Ucraina, l'intera Aeronautica Militare polacca entra in azione, pronta a prevenire qualsiasi errore o attacco deliberato. Putin non vuole una guerra con la NATO per ora; ma se dovesse consolidare la sua alleanza strategica con la Cina, la situazione diventerebbe molto più preoccupante.
Un missile o un drone russo ha recentemente colpito una fabbrica in Polonia, spingendo Varsavia ad avvertire tutti i suoi partner – e in particolare il Cremlino – che stanno oltrepassando una linea rossa, e questo sta diventando sempre più evidente. Ora tocca a Trump fornire missili da crociera a Kiev, in modo che Mosca si renda conto che questa "guerra" sarà di natura diversa.
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