Sodexo sotto pressione a Parigi, delude riduzione guidance 2025
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Sodexo sotto pressione alla Borsa di Parigi, laddove il ridimensionamento della guidance per il 2025 ha avuto la meglio sul sentiment del mercato rispetto ai ricavi del terzo trimestre migliori delle attese. Il titolo del gruppo di servizi di ristorazione collettiva a metà seduta è in calo dell'1,4% a 51,45 euro. Sodexo ha realizzato nel terzo trimestre un fatturato di 6,12 miliardi di euro, con una crescita del 3% su base organica e dello 0,8% a livello storico, leggermente al di sopra delle previsioni medie degli analisti. In Nord America i ricavi hanno totalizzato 2,87 miliardi (+1,2% organico), in Europa sono aumentati del 3,3% a 2,17 miliardi e nel resto del mondo l’incremento è stato del 7,5% a 1,07 miliardi. L’effetto valutario è negativo per 2,1 punti percentuali.
«La nostra crescita organica nel terzo trimestre è in linea con le nostre attese e riflette il proseguimento della recente dinamica», ha commentato la presidente e Ceo Sophie Bellon, nonché rappresentante della famiglia dei fondatori e principali azionisti della società (con il 43% circa del capitale e il 58% dei diritti di voto). «Si prevede che l’esercizio 2025 – aggiunge peraltro un comunicato - atterrerà nella parte inferiore della gamma di guidance». Quest’ultima, abbassata a marzo, attualmente prevede una crescita organica dei ricavi tra il 3 e il 4% e un miglioramento del margine di utile operativo rettificato di 10-20 punti base a valute costanti. Le indicazioni della società «implicano un peggioramento della crescita organica nel quarto trimestre e un tasso di uscita (dall’esercizio) inferiore alle stime di consenso per l’anno prossimo», commentano gli analisti di Jefferies.
A proposito del rallentamento osservato in Nord America, il cfo Sebastien de Tramasure, ha spiegato durante una conferenza stampa che il rallentamento della crescita è dovuto a «performance commerciali un po' deludenti» nel settore delle scuole e anche nelle università, settore in cui il portafoglio clienti ha registrato iscrizioni un po’ sotto le attese. Quanto ai possibili impatti delle politiche del presidente Usa Donald Trump, il cfo ha affermato che i tagli agli aiuti e ai sussidi federali potrebbero avere ripercussioni sui segmenti universitari e sanitario del gruppo. «Per ora, non abbiamo notato alcun impatto sulla nostra attività, ma resta il fatto che questo clima di incertezza non è mai positivo», ha aggiunto il direttore finanziario, precisando che la società «monitorerà molto attentamente l'evoluzione della situazione negli Stati Uniti».
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