<p>Juventus Mondiale: con Rugani, ma anche con Fagioli!</p>

Il rientro del difensore non era in dubbio, per la Fiorentina invece le cose cambiano senza qualificazione alle Coppe
TORINO - “Far parte di un club come l’Ajax e di una città come Amsterdam è stato un onore incredibile. Guardare indietro un giorno e dire che ho giocato per l’Ajax è un grande motivo di orgoglio”. Quello che leggete è un brano, uno dei più significativi, della lunga lettera di saluto che Daniele Rugani ha indirizzato ai tifosi dell’Ajax.
Il difensore, infatti, tornerà alla casa-madre Juventus dopo il prestito di un anno al club olandese. Un’esperienza straordinaria dal punto di vista umano e sportivo sebbene si sia conclusa con la grande delusione della rimonta scudetto subita dal Psv, titolo perso alla penultima giornata per un solo punto dopo averne accumulati 9 di vantaggio: “Purtroppo non è finita nel modo in cui tutti noi avremmo voluto, o probabilmente meritato. Tanti momenti indimenticabili, tante emozioni in questo momento e le lacrime di un capitolo finale che avevo davvero sognato si svolgesse in modo diverso. Ma sono lacrime di orgoglio, di chi ha dato tutto, ha creduto fino alla fine e avrebbe fatto di tutto per festeggiare con voi. A volte la vita non restituisce ciò che si mette, ma questo viaggio è stato comunque qualcosa di veramente speciale e non posso che essere orgoglioso di averne fatto parte”.
Rugani, che comunque ha contribuito con 26 presenze (record per un calciatore italiano) alla conquista della qualificazione Champions, ha ringraziato il tecnico Farioli (che si è dimesso nei gironi scorsi) e dai prossimi giorni sarà di nuovo a disposizione della Juventus. Eh già: niente vacanze lunghe per lui, visto che sarà aggregato al gruppo che disputerà il Mondiale per club negli Usa in programma dal 14 giugno al 15 luglio. Anche perché Rugani ha un contratto on il club bianconero che scadrà nel 2026 e da qualche tempo il suo agente discute di futuro con Cristiano Giuntoli. Poi, certo, molto dipenderà dallo sviluppo delle strategie bianconere sia per la panchina sia per l’assetto tecnico.
Il suo rientro non sarà l’unico, come abbiamo anticipato alcuni giorni fa, ma nelle ultime ore se ne sta configurando uno piuttosto inatteso: quello di Nicolò Fagioli. Da Firenze, infatti, arrivano sempre maggiori perplessità circa l’opportunità di riscattare il centrocampista che era arrivato dalla Juventus con la formula del prestito oneroso con un obbligo di riscatto subordinato - ecco il punto - alla qualificazione a una Coppa europea, una qualsiasi. E il fatto che i viola non ci riescano, permetterà al club di non onorare l’obbligo anche in considerazione del fatto che il centrocampista non avrebbe convinto dal punto di vista emotivo: qualità tecniche mai in discussione, ma non adeguata capacità di mantenere concentrazione e di saper resistere alle pressioni. Opinioni. Tali, comunque, da indurre la Fiorentina a risparmiare i 16 milioni necessari all’acquisto definitivo dopo averne versati 2,5 per il prestito oneroso. Fagioli, così, sarebbe l’ultimo (e probabilmente più inatteso) rientro di una lista di cui vi avevamo dato conto nei giorni scorsi e che comprende Kostic, Miretti (però ancora alle prese con l’infortunio alla spalla) Arthur, Tiago Djalò e Facundo Gonzalez.
TORINO - “Far parte di un club come l’Ajax e di una città come Amsterdam è stato un onore incredibile. Guardare indietro un giorno e dire che ho giocato per l’Ajax è un grande motivo di orgoglio”. Quello che leggete è un brano, uno dei più significativi, della lunga lettera di saluto che Daniele Rugani ha indirizzato ai tifosi dell’Ajax.
Il difensore, infatti, tornerà alla casa-madre Juventus dopo il prestito di un anno al club olandese. Un’esperienza straordinaria dal punto di vista umano e sportivo sebbene si sia conclusa con la grande delusione della rimonta scudetto subita dal Psv, titolo perso alla penultima giornata per un solo punto dopo averne accumulati 9 di vantaggio: “Purtroppo non è finita nel modo in cui tutti noi avremmo voluto, o probabilmente meritato. Tanti momenti indimenticabili, tante emozioni in questo momento e le lacrime di un capitolo finale che avevo davvero sognato si svolgesse in modo diverso. Ma sono lacrime di orgoglio, di chi ha dato tutto, ha creduto fino alla fine e avrebbe fatto di tutto per festeggiare con voi. A volte la vita non restituisce ciò che si mette, ma questo viaggio è stato comunque qualcosa di veramente speciale e non posso che essere orgoglioso di averne fatto parte”.
Tuttosport