E se D.Pedro IV fosse una donna?

La domanda potrebbe sembrare strana. Un po' insolita. Alla fine dell'articolo, il lettore saprà che questa frase non è un errore del correttore automatico, né un tentativo di eseguire un'operazione di riassegnazione di genere su Sua Maestà, ora defunta.
Tutta questa storia è iniziata con le dichiarazioni rilasciate dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva durante una visita a Salvador de Bahia, da cui ho potuto dedurre che al capo di Stato brasiliano non piace l'idea che il "Grido di Ipiranga" del 7 settembre 1822 sia la data ufficiale dell'indipendenza brasiliana. Come lui stesso ha affermato in dichiarazioni pubbliche: "l'indipendenza che fu il grido dell'imperatore, che non sappiamo nemmeno se sia stato lui a lanciare [...] Ma abbiamo avuto la vera indipendenza del Brasile, che fu il risultato finale dell'espulsione degli ultimi portoghesi il 2 luglio a Salvador de Bahia".
Per dare al lettore un po' di contesto, fu il 2 luglio 1823, dopo 17 mesi di battaglie e scontri, che i portoghesi furono finalmente espulsi dalle terre brasiliane. Ci furono dramma, battaglie, "donne eroiche", una lotta tra colonizzati e colonizzatori, tutti gli ingredienti necessari per una splendida narrazione propagandistica di vittoria sull'imperialismo europeo. Il fatto che il Grido di Ipiranga sia stato celebrato da un portoghese della Casa di Braganza sembra macchiare l'idea di indipendenza di Lula da Silva. Cosa rappresenta Ipiranga? Un'indipendenza generata da tensioni politiche e da un portoghese, bianco, maschio, di famiglia reale, senza un'epica battaglia di schiavi contro i colonizzatori.
Sarebbe forse preferibile per il presidente brasiliano – che tanto si compiace di appellarsi al voto delle minoranze – che D. Pedro IV fosse povero, nero, indigeno, schiavo o magari una donna? Dato che ciò non è possibile, organizziamo un'altra festa per placare il cuore del presidente. Non è certo un caso che queste dichiarazioni, volte ad aggiungere un altro giorno di festa per l'indipendenza brasiliana, siano state fatte nello stato di Bahia (dove si festeggia già il 2 luglio), uno stato con molte minoranze, con una base che vota per il Partito dei Lavoratori, uno stato con una povertà considerevole che sopravvive solo grazie ai sussidi. Il fatto che Lula da Silva stia perdendo popolarità in tutto il Nordest, o che Bahia sia l'ultimo baluardo che ancora grida con entusiasmo PT per le strade, non deve (sicuramente) avere nulla a che fare con queste dichiarazioni.
Se D. Pedro IV fosse una donna, nera, povera e del Nordest, potrebbe persino avere una nuova statua a Salvador, o nel Palazzo del Planalto. Dato che non l'ha fatto, non resta che fare ciò che vuole il presidente Lula da Silva.
observador