Catena di supermercati chiude dopo 40 anni e licenzia circa 100 dipendenti

La catena di supermercati spagnola El Arco ha annunciato la chiusura delle sue attività, ponendo fine a quasi quarant'anni di attività nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari. Questa settimana è stata confermata la chiusura di tutti i 600 punti vendita, con conseguenze dirette per circa 100 lavoratori.
Fondata nel 1987, l'azienda ha conquistato quote di mercato grazie all'offerta di prodotti freschi e a un'aggressiva politica di espansione, che ha incluso l'integrazione di altri marchi e l'apertura di nuove unità nel corso degli anni. Questa crescita, tuttavia, non è stata ostacolata dagli squilibri finanziari accumulati negli ultimi anni.
Negli ultimi due anni, El Arco ha tentato di invertire la tendenza con misure di emergenza. Nel 2024, l'azienda ha venduto 29 unità e due centri logistici nel tentativo di ridurre il proprio debito. La strategia, tuttavia, ha avuto un effetto limitato: solo il 70% dei debiti con i fornitori è stato saldato.
Senza prodotti sugli scaffali e con un flusso di cassa compromesso, mantenere l'attività divenne impraticabile. La catena faticava a mantenere le scorte, il che alla fine ne accelerò la chiusura definitiva.
Disoccupazione e impatto regionaleIl licenziamento di circa 100 dipendenti rappresenta una perdita significativa per il mercato del lavoro nelle sedi in cui operava la catena. La chiusura rappresenta inoltre un'interruzione delle dinamiche economiche regionali, con ripercussioni su consumatori, fornitori e concorrenti.
Il crollo di uno dei più grandi nomi del settore è un monito per i rivenditori. In un mercato in continua evoluzione, adattabilità e controllo finanziario sono diventati vitali per la sopravvivenza delle aziende consolidate.
terra