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Un tribunale britannico accusa BHP di oltraggio alla corte per il disastro delle Marianne

Un tribunale britannico accusa BHP di oltraggio alla corte per il disastro delle Marianne

Giovedì (26) l'Alta Corte di Londra ha respinto la richiesta della BHP di archiviare un'azione per oltraggio alla corte intentata contro la società mineraria nel caso del disastro ecologico delle Marianne del 2015, processato presso tribunali britannici.

Il giudice Justice Constable ha stabilito che la petizione per oltraggio alla corte presentata dai querelanti del comune di Mariana deve essere esaminata.

L'Istituto Minerario Brasiliano (IBRAM), di cui BHP è membro, ha presentato un'ADPF (Allegazione di Inosservanza di un Precetto Fondamentale), uno strumento costituzionale, alla Corte Federale Suprema (STF) per contestare la legittimità dei comuni brasiliani di intentare cause legali contro le società minerarie presso tribunali stranieri in merito al disastro delle Marianne.

Gli attori del comune di Mariana sostengono che l'azione è stata avviata e finanziata dalla società mineraria australiana BHP per interferire con le loro rivendicazioni nella giurisdizione britannica.

"Vi sono fondati motivi per sostenere che la strategia di BHP nel cercare e finanziare l'azione IBRAM, insieme alle misure provvisorie che miravano a bloccare l'accesso tra i querelanti municipali e i loro avvocati, fosse specificamente progettata con il presunto scopo di interferire con l'amministrazione della giustizia in questi tribunali", ha affermato il giudice nella sua sentenza pubblicata giovedì.

Il processo contro la BHP per il disastro della diga di rifiuti tossici del 2015 si è concluso il 14 marzo a Londra, con 630.000 persone colpite in attesa di sapere se riceveranno un risarcimento.

Gli attori si rivolsero ai tribunali britannici perché non erano soddisfatti del processo svolto in Brasile, chiedendo danni e perdite per un valore di 36 miliardi di sterline (254 miliardi di reais).

La decisione dei tribunali britannici sulla responsabilità o meno di BHP sarà annunciata nei prossimi mesi, senza una data specifica fissata, il che potrebbe aprire la strada a possibili nuove cause legali e ricorsi in merito agli importi da pagare.

Il 5 novembre 2015, il crollo di una diga di contenimento dei residui di una miniera di ferro nei pressi di Mariana causò la morte di 19 persone, devastò diverse località e riversò 40 milioni di metri cubi di fango tossico nel fiume Doce e nell'Oceano Atlantico.

All'epoca dei fatti la BHP aveva due sedi centrali, una delle quali a Londra, il che spiega il processo nella capitale britannica.

psr/an/dd/jc

IstoÉ

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